Da: Coldiretti di Ferrara.
Nessuna chiusura per il mercato coperto di Via Montebello e per l’Agrimercato di Grisù. Aperti regolarmente anche gli agriturismi ed i punti vendita aziendali. No alle speculazioni sul made in Italy: #italiafabene.
Come già nel corso della settimana i rifornimenti di frutta e verdura sono garantiti dagli agricoltori in tutte le aree del Paese con i mercati generali all’ingrosso che sono aperti e funzionano regolarmente, da Milano a Padova fino a Roma. Lo rende noto Coldiretti in riferimento alla corsa agli acquisti che si sta verificando in supermercati e negozi in conseguenza dell’epidemia COVID-19. Anche a Ferrara sono aperti e funzionanti i Mercati di Campagna Amica, sia l’Agrimercato di Grisù (aperto il mercoledì mattina presso l’ex caserma dei vigili del fuoco con ingresso da via Ortigara), sia il Mercato Coperto di Via Montebello, 43, che anche sabato 29 febbraio darà l’opportunità di acquistare prodotti alimentari freschi e trasformati direttamente dalle imprese agricole del territorio: frutta e verdura di stagione, vino, miele, confetture, pasta, riso, uova, carne e salumi, Aglio di Voghiera DOP, formaggi, pane…
Sarà anche possibile ottenere la “Carta Amico del Mercato”, alla quale sono collegate iniziative promozionali, con omaggi a km zero.
Nell’area del mercato è anche possibile fermarsi a gustare i prodotti in vendita, per uno spuntino campagnolo ricco di sapore. Il mercato è aperto dalle 8.30 alle 13.30, il sabato, il martedì ed il giovedì.
Per informazioni è attiva la pagina Facebook di Campagna Amica Ferrara.
Oltre ai mercati degli agricoltori sono aperti e pronti ad accogliere clienti e turisti anche gli agriturismi, dove poter soggiornare o gustare i piatti tipici e che insieme a tutti i soci di Coldiretti aderiscono alla campagna social #italiafabene, nel corso della quale evidenziare le qualità dei nostri prodotti e dei nostri territori, contro le campagne di discriminazione e di speculazione messe in atto da altri paesi concorrenti, senza nessun fondamento se non quello di avvantaggiarsi sui mercati internazionali a scapito del made in Italy, che continua ad essere sicuro e salubre come sempre.
Un problema legato all’emergenza coronavirus è anche la fuga dei braccianti stranieri, in particolari dell’Europa dell’Est (Romania, Polonia, Bulgaria), che sono soggetti a quarantena se provenienti dalle regioni del nord Italia e che a fronte di misure restrittive stanno disdettando in buon numero gli impegni di lavoro nei confronti di imprese agricole, soprattutto lombarde e venete, ma anche dell’Emilia-Romagna.
Un quadro che, secondo Coldiretti, impone un intervento a livello nazionale e comunitario per evitare che vengano poste ingiustificate barriere alla circolazione dei lavoratori e delle merci con decisioni estemporanee delle autorità di Paesi comunitari e non, che generano grande insicurezza ma anche danni economici ed occupazionali, sottolineando che l’emergenza coronavirus sta purtroppo impattando in modo sostanziale sulle attività delle imprese di tutti i settori, dal turismo, al commercio, dall’artigianato, ai servizi, all’agricoltura.
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