da: ufficio stampa Coldiretti Ferrara
Tanto interesse per le animazioni e le promozioni del nostro territorio e dei nostri prodotti messi in campo da Coldiretti Ferrara nel corso del secondo appuntamento al Padiglione Coldiretti, per un giorno “tra terra e acqua” come la nostra provincia.
Il benvenuto ad Expo di giovedì 24 settembre, al Padiglione Coldiretti aveva il sapore e la suggestione di Ferrara: tra terra e acqua! Un allestimento all’ingresso del Padiglione ricordava la nostra costa e le sue produzioni vallive e marine, dalle vongole di Goro all’anguilla di Comacchio, ed agricole, con due tavole imbandite con diversi tipi di riso in bella vista. Elementi che si sono ritrovati in cucina, nel terrazzo dove gli ospiti della giornata hanno potuto assaggiare alcune specialità preparate con maestria dai cuochi che si sono alternati tra pranzo e cena.
Antipasto con salami all’aglio e vongole, cui ha fatto seguito un risotto mantecato all’anguilla di valle, un fritto di pesce e gamberetti di valle, pinzimonio di verdure con pane di Ferrara e pere caramellate con cioccolato e panna, sono state la proposta della scuola Alberghiera Remo Brindisi di Lido degli Estensi, con alla testa lo chef Liborio Trotta ed un gruppo di ragazzi che hanno seguito il servizio ai tavoli.
La cena ha visto invece l’antipasto di salumi e formaggi, le vongole, ed a seguire risotto al radicchio rosso, salamina (dell’azienda La Bosca di Piazzi Flavio) con purè e pampepato, a cura dell’agriturismo Cà Nova di Ro.
Vini del territorio offerti dalle cantine Mariotti e Pettyrosso, con la loro interpretazione di vini rossi (in particolare Fortana) e bianco (dai vigneti di Montesanto di Voghiera) rispettivamente, in grado di accompagnare perfettamente le varie portate.
Sapori ferraresi anche negli spazi del mercato dei produttori con otto aziende ferraresi di Coldiretti che hanno offerto degustazioni e vendita dei loro prodotti: dall’aglio di Voghiera dell’azienda agricola il Cantinone (Aglio del Nonno), ai vini del Bosco, alle confetture e al miele dell’azienda i Sapori dell’Orto di De Zen Fabrizio, ai salumi ferraresi delle aziende Billo Angiolino e figli e della Corte dei Sapori del fratelli Bassi, al miele dell’azienda Luca e Marilena Bellini, alle pere ferraresi di Bernardini Luciano, al riso di Jolanda di Giancarlo Fogagnolo, alle zucche, alla farina, alla pasta ed ai cosmetici di Dario Dolcetti.
In più per tutta la giornata un vero street food con gamberetti e bagigini di valle, direttamente dal Parco del Delta del Po e dalle valli di Comacchio ad Expo in un tripudio di profumi e di sapori molto apprezzati, con centinaia di piatti distribuiti a tantissimi visitatori.
Applausi a scena aperta poi per le animazioni: il laboratorio di preparazione del cappellaccio di zucca ferrarese, con le sfogline della sagra di San Carlo, seguitissime nella loro tradizionale preparazione della sfoglia, rigorosamente a mattarello, e poi nella farcitura con il ripieno alla zucca come prevede l’IGP appena conseguita.
Stessi applausi e grande attenzione anche per l’esibizione di due rappresentanze del Palio di Ferrara con giovani sbandieratori e tamburini rispettivamente delle contrade di San Paolo e di San Luca, che hanno incantato tutti quelli che passavano dal Cardo Sud di Expo con impeccabili giochi di bandiere e l’incalzante rullare dei tamburi.
Esaurite infine in poche ore circa 2000 pere abate (fornite da O.P. Chiara), distribuite per “assaggiare” Ferrara ed anche per tentare di vincere uno dei dieci cestini premio con altri prodotti ferraresi e l’invito a venire nel nostro territorio per conoscere ancora meglio le nostre specialità.
Specialità che, ancora all’insegna di “terra e acqua” sono state al centro dello show cooking dello chef Riccardo Vecchi, che ha preparato ed illustrato tre ricette con pesce e molluschi made in Fe: risotto alle vongole di Goro, spigola con salsa di acciughe, orata al vino bianco del Bosco, sotto l’egida di Coldiretti Impresa Pesca il cui responsabile nazionale Tonino Giardini ha evidenziato l’importanza del settore ittico per il nostro territorio e come fare scelte oculate al momento dell’acquisto, anche in questo caso cercando la “filiera corta” italiana.
“Siamo lieti di aver potuto rappresentare, anche se in modo molto sintetico – commenta il presidente di Coldiretti Ferrara Sergio Gulinelli – i prodotti di stagione del nostro territorio e di aver dato possibilità a diverse nostre aziende associate di farsi conoscere all’interno di questa manifestazione di livello mondiale. Ringraziamo il nostro presidente nazionale, Roberto Moncalvo, di recente eletto tra l’altro vice presidente degli agricoltori europei, per aver condiviso con noi la giornata, fermandosi a conoscere le nostre aziende ed apprezzando i nostri prodotti, dal fritto di valle alle preparazioni della cucina, sino alla salamina e al pampepato. Ringraziano anche i rappresentanti dei comuni di Comacchio, Goro, Mesola e Jolanda che assieme al nostro presidente regionale, Mauro Tonello sono stati presenti nei diversi momenti della giornata ferrarese qui a Milano e con i quali sono ovviamente aperti percorsi di ulteriori collaborazioni e sinergie per l’interesse delle nostre imprese e del territorio”.
La presenza ferrarese, all’interno della settimana di Coldiretti Emilia-Romagna e più in generale di Coldiretti nell’ambito di Expo 2015, è stata connotata dalla possibilità di far conoscere e toccare con mano, quando anche di poter assaggiare, prodotti e produzioni, suoni e tradizioni vere e concrete, uscendo un po’ dal clima di virtualità che accumuna molti degli altri padiglioni.
“La nostra organizzazione – conclude Gulinelli – si è distinta da tempo per voler e poter essere a fianco dei consumatori e dei cittadini ed il metterci la faccia significa anche rapporti veri e concreti, prodotti veri e produttori veri che tramandano il buono della nostra terra e della nostra memoria verso il futuro, senza perderne l’identità più profonda. Per questo crediamo fortemente nella filiera tutta agricola e tutta italiana e nel nostro progetto di un modello di sviluppo originale e rispettoso di ambiente, territorio, dignità delle persone, sicurezza e benessere. Perché Coldiretti, come recita un nostro slogan, molto veritiero, è la forza amica del Paese”.
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