Skip to main content

Coldiretti Ferrara tira le somme dell’annata appena conclusa con i propri soci nelle diverse zone della nostra provincia, confrontandosi sui progetti e sulle prospettive per il settore.

Sono in corso in tutto il territorio gli incontri di Coldiretti Ferrara con gli associati, nel corso dei quali si prospetta il bilancio dell’annata 2017, sia in termini economici che di attività sindacale e quindi delle opportunità e prospettive per il futuro più immediato e per gli anni a venire.
Come consolidata abitudine la principale organizzazione agricola non si limita a denunciare le tante questioni che rendono difficile l’attività agricola, stretta da remunerazioni non sempre adeguate dei propri prodotti, nonostante l’indiscutibile qualità, sino alle complicazioni burocratiche e normative che si fanno assillanti anche per gli agricoltori, ma partendo da ciò traccia anche percorsi e prospettive nelle quali calare le proprie imprese ed investire per rimanere attivi e migliorare le proprie performance aziendali complessive.
Il 2017 si chiude con diversi punti critici soprattutto a causa dell’andamento climatico siccitoso che ha messo a dura prova le colture e provocato un aumento dei costi di produzione per la necessità di maggiori irrigazioni laddove possibile, e che comunque ha evidenziato buone produzioni medie per il grano, sofferenza per il mais, sostanziale tenuta per pere e mele, pessimo mercato per albicocche, pesche, cocomeri e meloni. Ed il fattore prezzo ancora una volta è l’elemento più importante e più negativo per chi produce, dove non sempre la qualità del nostro made in Italy riesce a remunerare i produttori agricoli.
“È sul mercato, sulla distintività e qualità delle produzioni agricole anche del nostro territorio che si incentra la progettualità di Coldiretti – ricorda il presidente di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli – cercando di mettere in filiera le diverse parti per poter ridare redditività agli agricoltori. Per questo sono fondamentali le partecipazioni e la condivisione di obiettivi con le società sementiere, di distribuzione dei mezzi tecnici e delle attrezzature, di ritiro e stoccaggio delle produzioni, di collocamento o trasformazione dei prodotti per realizzare maggiore valore aggiunto e quindi reddito per le imprese. La filiera agricola italiana, l’obbligatorietà dell’origine in etichetta per tutti gli alimenti sono le colonne portanti del nostro ragionamento, a fianco della strutturazione di una rete di supporto tecnico ed operativo per i soci che possa permettere la realizzazione dei singoli progetti aziendali all’interno di un quadro di opportunità condivise”.
“Siamo impegnati ogni giorno a fianco delle nostre imprese per poter essere un vero supporto agli associati su diversi fronti – aggiunge il direttore estense, Claudio Bressanutti – tramite il nostro CAA, il servizio fiscale e tutti i servizi che abbiamo strutturato per poter essere utili ai soci e farne crescere le competenze e le possibilità di operare sul mercato. Da ricordare poi le tante iniziative che come Coldiretti abbiamo messo in atto anche nel corso del 2017, sia sul fronte interno, in particolare sull’estensione dell’etichetta obbligatoria dell’origine anche a pasta e riso e poi a tutti i derivati del pomodoro; la conferma delle agevolazioni fiscali per l’agricoltura; l’avvio di nuove produzioni con prodotti di base della nostra filiera, come i panettoni e pandori con farina 100% italiana; la strutturazione di accordi di filiera per il settore delle carni e più in generale per arrivare a porre sugli scaffali della distribuzione produzioni certificate dal campo alla tavola dalla pasta al riso, dall’olio a carne e pesce, latte, formaggi, insomma il meglio dell’agroalimentare made in Italy. Tutte eccellenze che abbiamo avuto occasione di rappresentare, accanto ai mercati contadini, con i Villaggi agricoli che si sono già realizzati a Milano ed a Napoli, e che nel corso dei prossimi mesi caratterizzeranno grandi momenti di incontro diretto con i cittadini ed i consumatori in tutte le regioni italiane.”
“Certamente rimangono questioni ancora aperte – conclude Gulinelli – come il trattato CETA tra Unione Europea e Canada, che riteniamo inaccettabile e contrario alla promozione di una agricoltura di qualità e trasparente nei confronti dei consumatori, così come sul futuro della PAC a livello europeo, ed alla gestione dei fondi alle imprese sia a livello nazionale, ad esempio per il comparto assicurativo, che regionale per quanto riguarda il piano di sviluppo rurale e l’attenzione ai giovani imprenditori, oltre che per la messa in campo di reali strumenti di semplificazione amministrativa”.
Gli incontri in programma per le prossime settimane:
4 dicembre, Bondeno, Sala 2000, ore 20.30; 6 dicembre, Berra, Sala Civica Via Piave, ore 20.30; 11 dicembre, Casaglia, Sala Parrocchiale Via Ranuzzi, ore 20.30; 13 dicembre, Argenta, Ufficio Zona, Via Don Minzoni, ore 20.30

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

tag:

COLDIRETTI



Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it