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Coldiretti Emilia Romagna, pronti a collaborare con la nuova giunta.

Articolo pubblicato il 13 Febbraio 2020, Scritto da COLDIRETTI

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Coldiretti Emilia Romagna.

Il migliori auguri di buon lavoro a tutto l’esecutivo guidato dal presidente Stefano Bonaccini e in particolare all’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi sono stati espressi dal presidente, Nicola Bertinelli e dal direttore, Marco Allaria Olivieri, di Coldiretti Emilia Romagna.

Il nuovo esecutivo – rileva Coldiretti regionale – si insedia in una fase particolarmente critica per l’agricoltura e l’agroalimentare: da un lato si tratta di fare i conti con le conseguenze dei cambiamenti climatici fra le cui conseguenze c’è un fenomeno come quello della cimice asiatica, vero flagello per le produzioni regionali. Dall’altra parte i mercati internazionali, agitati dai dazi e dalla Brexit, rischiano di diventare un terreno scivoloso per le eccellenze del nostro agroalimentare, punta di diamante del nostro export. A ciò si aggiunge come sempre l’esigenza di azioni volte a dare reddito alle imprese e liberarle dagli eccessi della burocrazia attraverso la semplificazione dei procedimenti. “Siamo pronti a offrire il nostro contributo di idee ed esperienze al nuovo assessore, al presidente Bonaccini e a tutto l’esecutivo – ha detto il presidente Bertinelli – e siamo pronti a collaborare a quella che è già stata individuata come prima sfida della nuova giunta, cioè la redazione del patto per il clima e per il lavoro. Consideriamo un segnale importante l’istituzione dell’assessorato alla montagna e alle aree interne così come è importante che il Presidente Bonaccini si rechi a Bruxelles la settimana prossima per discutere del flagello della cimice asiatica, tema riaspetto al quale ha già manifestato una notevole sensibilità partecipando la settimana scorsa alla nostra manifestazione di Verona”.

“Le sfide che attendono l’agricoltura – ha detto il direttore Allaria Olivieri – sono le sfide che attendono l’Italia, vista l’importanza strategica che ha sviluppato il settore dell’agroalimentare nell’economia nazionale. Molte di queste sfide passano proprio dall’Emilia Romagna che con le sue 44 denominazioni, fra dop e igp, è la regione con la maggior biodiversità agroalimentare d’Europa. Un patrimonio, questo, che va tutelato nell’interesse delle aziende, dei consumatori, ma anche di tutto l’assetto economico nazionale, se si considera che il dato più recente sulle esportazioni di agroalimentare emiliano romagnolo nel mondo parlano di un terzo trimestre del 2019 nel quale per la prima volta in assoluto l’export ha superato le importazioni e la nostra regione, con quasi 6 miliardi di prodotto esportato, ha fatto registrare il suo record assoluto”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani