Coldiretti: da Ferrara alla giornata dell’agricoltura italiana ad Expo Milano
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da: ufficio stampa Coldiretti Ferrara
Molti ferraresi tra i 3.500 soci dell’Emilia-Romagna che domani saranno presenti all’open air theatre ad Expo alla Assemblea nazionale dell’organizzazione in occasione della Giornata dell’Agricoltura Italiana. “La nostra provincia parteciperà con una folta rappresentanza – dice il presidente Gulinelli – di giovani, donne, uomini, anziani, a sottolineare l’importanza del settore agricolo nel nostro territorio e nello scenario regionale e nazionale. Avremo anche molti rappresentanti dei Comuni ferraresi” .
Ci saranno migliaia di giovani, donne, uomini e anziani di cui 3.500 provenienti dalle campagne dell’Emilia Romagna tra quanti per la prima volta invaderanno l’Expo per fare conoscere al mondo una realtà da primato per capacità di innovazione, creatività, salvaguardia delle tradizioni, rispetto ambientale e sicurezza alimentare. Domani martedì 15 Settembre mattina si svolge infatti la “Giornata dell’Agricoltura italiana” promossa da Coldiretti alla quale parteciperanno decine di migliaia di agricoltori provenienti da tutte le regioni impegnatiquotidianamente per realizzare l’obiettivo “Nutrire il Pianeta Energia per la Vita” fissato dall’Esposizione Universale. Una responsabilità testimoniata dalla presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, insieme al Presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo.
Nell’area espositiva saranno allestiti spazi rappresentativi della diversificata realtà dell’agricoltura italiana raccontata attraverso le storie ed i volti dei veri protagonisti, che saranno al lavoro per far conoscere le proprie esperienze. Una occasione unica per toccare con mano la rivoluzione in atto nelle campagne italiane dove per l’attività agricola si sono aperte nuove estraordinarie opportunità imprenditoriali ed occupazionali. Dall’agriwellness alla moda, dall’agritata al wedding planner contadino fino alle fattorie sociali ma anche il ritorno di antichi mestieri come il carbonaio o le nuove filandaie di lino o seta e l’utilizzo nei campi di nuove tecnologie come i droni.
Ma ci sarà pure chi oggi in Italia coltiva banane, avocado, passion fruit, bambu e arachidi o produce con successo mondiale caviale Made in Italy o ancora ha introdotto coltivazionispecifiche per le tavole degli immigrati insieme agli agricoltori custodi impegnati a conservare da generazioni prodotti con storie millenarie che saranno esposti per l’iniziativa.
Nell’occasione sarà presentato lo studio Coldiretti sui primati dell’agricoltura italiana e l’impatto sull’occupazione nel 2015 ma anche il primo bilancio dell’Expo sull’agroalimentare Made in Italy.
La mattina sarà arricchita dal momento pubblico di approfondimento all’Open Air Theatre di Expo con il presidente Coldiretti Roberto Moncalvo al quale ha confermato presenza il presidente del Consiglio Matteo Renzi, ma interverranno anche, tra gli altri, il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, il fondatore di Slow Food Carlo Petrini e il presidente dell’Osservatorio sulle Agromafie Giancarlo Caselli insieme a rappresentanti del governo e delle istituzioni e responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche. Dall’Emilia Romagna hanno annunciato la partecipazione il presidente della Regione, Stefano Bonaccini e l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli.
“Per i nostri soci, che arriveranno da tutto il territorio provinciale – aggiunge il presidente della federazione di Ferrara, Sergio Gulinelli – sarà un’occasione importante per cogliere le prospettive e la progettualità che la nostra Organizzazione sa mettere in campo, per una ipotesi di futuro da discutere con autorevolezza e credibilità nei confronti di istituzioni, forze sociali e politiche e soprattutto delle stesse imprese agricole italiane. Saremo presenti in buonnumero, avremo con noi diversi sindaci, assessori e rappresentanti istituzionali del nostro territorio, con i quali il dialogo ed il confrontosono quotidiani nell’ottica di trovare soluzioni e condivisione delleproblematiche delle imprese e delle persone che vivono nelle nostre campagne”.
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