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“Col casco non ci casco”, parte da Ferrara la nuova campagna regionale per l’uso del casco in bicicletta

Articolo pubblicato il 7 Febbraio 2019, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Prefettura di Ferrara

Parte da Ferrara, “città delle biciclette”, l’edizione 2019 di “Col casco non ci casco”, campagna ideata dall’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale e promossa dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l’Osservatorio provinciale sulla sicurezza stradale della Prefettura di Ferrara, il Comune di Ferrara e l’Ufficio scolastico provinciale, per promuovere l’utilizzo del casco tra i ciclisti – a cominciare dai più piccoli – come forma di protezione dal rischio di danni gravi in caso di incidente.
La campagna è partita stamane nella cornice della Sala Estense di Ferrara con la messa in scena, in prima nazionale, del nuovo show sulla sicurezza stradale della compagnia teatrale Zelda, “Se casco non ci casco”, cui hanno partecipato circa 200 alunni delle scuole elementari cittadine, ad ognuno dei quali è stato regalato un caschetto per ciclisti. La seconda parte della mattinata è stata dedicata, ad una nuova rappresentazione de “I Vulnerabili”, spettacolo che ha già al suo attivo 400 repliche e 130mila spettatori, sull’educazione stradale e la guida sicura.
L’uso della bicicletta nel ferrarese è molto diffuso: se in Italia 5 lavoratori/studenti su 100 usano la bicicletta per i loro spostamenti, in Emilia-Romagna è il mezzo preferito da 10 persone su 100, mentre a Ferrara la percentuale di utilizzo della bicicletta sale al 20%. E’, di conseguenza, importantissima la diffusione della cultura della guida in sicurezza, a partire dai più giovani, testimoni di una nuova cultura della prevenzione da portare ad esempio per gli adulti.
Presenti all’iniziativa odierna l’assessore regionale alla Mobilità e trasporti, Raffaele Donini, il Capo di Gabinetto della Prefettura, viceprefetto Mariaclaudia Ricciardi, l’assessore alla Mobilità del Comune di Ferrara, Aldo Modonesi, il presidente dell’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale, Mauro Sorbi, il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Giovanni Desco, oltre ai vertici territoriali delle Forze dell’Ordine.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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PAESE REALE
di Piermaria Romani