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Coalizione Civica a Mizzana su emergenze ambientali e periferie

Articolo pubblicato il 17 Maggio 2019, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Organizzazione Coalizione Civica per Ferrara
Coalizione civica per Ferrara, la lista a sostegno di Roberta Fusari Sindaca che fa della partecipazione e dell’attenzione alle periferie e alle frazioni alcuni dei suoi punti programmatici fondamentali, organizza per Venerdì 17 maggio alle ore 18 presso l’area verde all’angolo fra Via Traversagno e Via Fenilnuovo a Mizzana, un incontro pubblico sulle emergenze ambientali e sulle prospettive delle Periferie e delle frazioni.

Saranno presenti Lina Pavanelli e Alberto Dolcetti, candidati di Coalizione Civica per Ferrara alle prossime elezioni comunali.

Lina Pavanelli ha 74 anni, è nata a Serravalle a Po, ma si è laureata a Ferrara in Medicina e Chirurgia nel 1971. Qui si è specializzata in Anestesia e Rianimazione, di cui successivamente ha diretto la Scuola di Specializzazione. Ha lavorato presso l’Istituto di Anestesia e Rianimazione per trent’anni, dunque raggiunta la pensione si è occupata di bioetica, religione, temi sociali e ambientali. Oggi è Presidente del Comitato Consultivo Misto dell’OSPFE e membro dell’Associazione Italiana di Medicina Ambiente e Salute (ASSIMAS), che si occupa delle malattie di origine ambientale. Si candida con Coalizione Civica Ferrara per Roberta Fusari Sindaca per dare voce e risposte alle sue preoccupazioni per la salute delle persone oltre che per i cambiamenti climatici.

Alberto Dolcetti ha 82 anni, dopo gli studi superiori ha lavorato nel movimento cooperativo per la promozione e la ristrutturazione delle aziende di alcuni settori. Ora è pensionato, ma ancora convintamente attivo su vari fronti, primo fra tutti la vertenza Carife a difesa dei diritti dei risparmiatori. Vive le frazioni, poiché opera nel settore turistico. Si candida con Coalizione Civica Ferrara per Roberta Fusari Sindaca per difendere gli azzerati colpiti dalle scelte governative e dall’inefficienza degli istituti di sorveglianza bancari, nonché per promuovere azioni che sottraggano le periferie all’isolamento e all’inquinamento.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani