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Claudia Ravaldi presenta il libro ‘Piccoli principi. Perdere un bimbo in gravidanza e dopo la nascita’

Articolo pubblicato il 25 Ottobre 2016, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: < 1 minuto


Da: Ibs+Libraccio

Dialoga con l’autrice il dott. Stefano Ravaioli

Piccoli Principi
Questo libro, la cui prima edizione risale al 2007, si rinnova e si arricchisce per offrire informazioni attendibili sul lutto, sui vissuti più comuni delle persone in lutto e per facilitare la riflessione su come sia possibile trovare strategie personali per affrontare una nuova, dolorosa e irreale realtà della perdita di un figlio durante la gravidanza o dopo la nascita. Pensare a una gravidanza avvia il percorso della ‘genitorialità’, durante il quale la coppia sviluppa e prova emozioni e pensieri specifici sul nuovo bambino. Questo percorso chiamato processo di attaccamento è intrinseco ad ogni gravidanza, è transculturale. Quando la gravidanza si interrompe con la morte del bambino questo percorso viene bruscamente meno, lasciando alla donna e spesso alla coppia il compito di riorganizzare la realtà e il futuro diversamente da quanto atteso e sperato. I genitori costretti a confrontarsi con questo evento sono molti. È molto importante che chi subisce un lutto possa disporre fin dall’inizio di tempo sufficiente e di un luogo protetto, affinché possa riconoscere i suoi bisogni più importanti, ottenere un appropriato supporto su tutti i livelli assistenziali.

Claudia Ravaldi, è medico psichiatra e psicoterapeuta e vive a Prato. Madre di tre figli, nel 2006 ha perduto Lapo e l’ha ritrovato, in parte, fondando con il marito l’Associazione CiaoLapo Onlus (www.ciaolapo.it). Claudia si occupa di ricerca, formazione degli operatori sanitari e assistenza ai genitori colpiti dal lutto perinatale.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani