“Cinque stelle e qualche lobby”
Qualche giorno fa Angelo Storari, uno dei fondatori dei Grilli Estensi, ha
presentato una lunga missiva alla stampa nella quale ha denunciato l’esistenza
di gruppi di persone all’interno del M5S che dirigono e gestiscono di nascosto
il movimento: “…Ciò che trovo inaccettabile e che mi fa arrivare oggi a
decidere di chiudere definitivamente la mia avventura politica, è il fatto che
alcune piccole lobbies, interne al M5S, potremmo definirLe cricche, con veti e
controveti, decidono le sorti di questo o quello. Le antipatie personali, le
accuse di protagonismo, ad esempio verso il sottoscritto, erano e restano
motivate da una sola cosa, invidia e gelosie….” [vedi articolo sulla Nuova Ferrara]
Si nota che la medesima problematica accennata da Storari era stata sollevata
da due attivisti dei Grilli Estensi (Gianluigi Zapparoli e Gloria Fabian) nel
corso della riunione organizzativa del meetup del 14 ottobre 2013. Nel verbale
della riunione si legge infatti che “Luigi durante la settimana ha dichiarato
più volte di avere l’impressione di trovarsi all’interno di un gruppo in cui un
ristretto numero di persone prende delle decisioni senza previa consultazione
dell’assemblea, una specie di regia occulta come lui ama definirla” e che
secondo Gloria “ci sono quattro o cinque elementi del gruppo che decidono….”.
Quest’ultima asserzione si riferisce, ovviamente, a coloro che erano allora gli
attivisti più in vista (Teresa Pistocchi, Alessandro Cantale, Francesca Tavone,
Beatrice Roveroni e Silvia Mantovani). A riprova di quanto detto nel corso
della riunione vennero denunciati diversi episodi: la pubblicazione di un
comunicato stampa senza che nessuno degli attivisti fosse stato precedentemente
interpellato, il fatto che la visita del deputato Cinque Stelle Vittorio
Ferraresi e il suo tentativo di ricongiungimento dei due meetup avrebbero
dovuto essere oggetto di una discussione in assemblea prima di essere
programmati. E, infine, lo stesso Gianluigi, a cui era stato affidato dall’assemblea l’incarico di creare gli eventi nell’apposita sezione del portale meet-up dei Grilli Estensi, si sarebbe visto rimuovere misteriosamente un post.
Alla fine i due attivisti sono stati sfiduciati lo scorso novembre con modalità
alquanto discutibili e hanno abbandonato il meetup
Lettera firmata

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)