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da: Sinistra, Ecologia e Libertà, Federazione Provinciale di Ferrara

Nell’esprimere tutta la nostra sincera vicinanza e profonda solidarietà alla famiglia di Federico, vogliamo evidenziare come quei cinque interminabili minuti di agghiaccianti applausi al congresso del Sap, rivolti ai poliziotti condannati in via definitiva per l’omicidio di Federico, siano assolutamente inaccettabili.
Si tratta di applausi aberranti perché, oltre che riaprire una ferita dolorosissima per un’intera comunità, evidenziano un totale disprezzo nei confronti del nostro sistema giudiziario, vero pilastro della nostra democrazia, da parte di chi invece, dovrebbe operare per farla rispettare.
E’ stato applaudito chi ha ucciso un ragazzo di 18 anni, chi ha disonorato la divisa e sfregiato l’immagine dello Stato, davanti all’Italia intera.
Non basta la vergogna per quanto accaduto, non bastano le frasi di condanna e la solidarietà anche da parte delle istituzioni, chi ha applaudito quegli agenti, applaude ad un crimine terribile e non è certo degno di vestire una divisa. Non si può accettare che chi è chiamato a garantire la sicurezza dei cittadini, possa compiere gesti come quello di ieri.
Proprio per questo ci aspettiamo provvedimenti rapidi e senza sconti.
A questo scopo le nostre Deputate e Deputati hanno presentato un’interrogazione parlamentare a firma: Costantino, Migliore, Fratoianni, Farina, Paglia, Sannicandro, Pilozzi e Kronbichler, chiedendo al Ministro Alfano di intervenire, affinché a seguito di condanne definitive, episodi come quello avvenuto ieri al Congresso del Sindacato di Polizia SAP, non si verifichino più.
Come sottolineato dai nostri Parlamentari infatti, gli applausi rivolti a quegli agenti, che hanno commesso un crimine vergognoso, sono un atto indegno, aggravato dalla circostanza che non sono avvenuti in un luogo qualsiasi, ma al congresso nazionale del SAP, secondo sindacato in Italia per numero di iscritti tra le forze di polizia.
Infine, ribadiamo come continuerà senza sosta il nostro impegno, dentro e fuori le aule parlamentari, finalizzato all’introduzione nel nostro ordinamento del reato di tortura ed all’introduzione di un codice identificativo per i poliziotti. Due misure di assoluta civiltà.

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