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Da: Ufficio Stampa
Mercoledì 5 giugno il Cinema Boldini festeggia l’ultima giornata di programmazione prima della pausa estiva con un appuntamento speciale. Nel cortile del cinema alle ore 19, in attesa della proiezione del documentario Lumière! La scoperta del cinema, sarà organizzato un aperitivo con birre artigianali, cibo e musica, durante il quale verranno regalate le locandine dei film della stagione appena trascorsa. La serata, intitolata “Titoli di coda”, è stata concepita come un momento per ringraziare il pubblico e presentare i prossimi appuntamenti dell’estate all’Arena Parco Pareschi (15 giugno-25 agosto) e al Cinema Castellina (8 venerdì dal 5 luglio al 23 agosto).

Alle ore 21 verrà proiettato in versione originale sottotitolata in italiano il documentario Lumière! La scoperta del cinema di Thierry Frémaux. Il restauro, presentato dalla Cineteca di Bologna nell’ambito del progetto Il Cinema Ritrovato, è stato realizzato da Éclair Group, e condotto da Istitut Lumière in collaborazione con CNC, Cinématheque française e il laboratorio L’Immagine Ritrovata. Con la voce narrante di Valerio Mastandrea, il film racconta la storia della nascita del cinema.

Nel 1895 i Lumière inventano il cinematografo, la macchina magica capace di riprendere il mondo. I loro operatori, inviati ai quattro angoli della terra, danno inizio alla più grande avventura della modernità: catturare la vita, interpretarla, raccontarla. Città, paesaggi, uomini, donne, bambini, animali, il lavoro, il gioco, il mare, la folla, la solitudine: la bellezza luminosa e potente di queste vedute lascia ancora senza fiato. Messa in scena, travelling, trucchi, remake: i fratelli di Lione hanno inventato il cinematografo e stanno inventando il cinema.
114 film realizzati tra il 1895 e il 1905, i pochi che tutti conoscono (l’uscita dalle officine, l’arrivo del treno, l’innaffiatore innaffiato, tutta Parigi ai nostri piedi salendo sulla torre Eiffel) e tante gemme sconosciute, vengono presentati per la prima volta nel nuovissimo restauro digitale in 4K.

“Questi film hanno, fin dal primo, la Sortie d’usine, una consapevolezza dell’inquadratura che è assoluta e che si mantiene tale in ognuna delle oltre 1.400 vedute del catalogo Lumière, che pure sono state realizzate da diversi operatori”, ricorda il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli.
“L’Institut Lumière, il suo presidente Bertrand Tavernier, il suo direttore Thierry Frémaux, hanno qui compiuto un vero miracolo perché hanno saputo trovare una chiave totalmente nuova per programmare le vedute Lumière che ritrovano così tutta la loro forza e bellezza, anche grazie al commento di Frémaux, profondo, divertente, pieno di ritmo, e alla scelta della musica di accompagnamento, Camille Saint-Saëns, che restituisce la giusta epicità a queste prime immagini. E noi italiani dobbiamo essere grati a Valerio Mastandrea, artista e attivista del giusto, che ha prestato la sua voce alla versione italiana del film, consentendoci di poter guardare le immagini senza distrazioni e senza sottotitoli, ascoltando il bel ritmo della sua voce amica”.

Un’opera che gioiosamente anticipa il cinema che verrà e che conserva oggi, all’epoca della rivoluzione permanente delle immagini, tutta la sua forza, fedele alle parole di Jean Renoir: “Nei Lumière a essere mostrata non è la Storia, ma la vita. E la vita è qualcosa di più profondo. È per questo che questi film sono così importanti: aprono la porta alla nostra immaginazione. È esattamente quello che oggi ci piace chiamare opera d’arte”.

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Arci Ferrara



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