Cinema Boldini – Max Ophuls la giostra delle passioni – mercoledì 13 settembre ore 21.00
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Da Arci Ferrara
Mercoledì 13 settembre ore 21.00 primo appuntamento con la rassegna dedicata a Max Ophuls
La prima rassegna autunnale del Cinema Boldini sarà dedicata a uno dei grandi della storia del cinema: Max Ophuls, che tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta realizzò numerose indimenticabili pellicole. Il regista, profondamente influenzato dalla cultura mitteleuropea, mette in scena con eleganza e ironia, sottile causticità e tocchi di malinconia, l’eterna commedia sentimentale che donne e uomini recitano sul palcoscenico della vita. Grande cinema, grande scrittura, grandi interpreti. Tre sono i titoli scelti per rappresentare l’opera di Ophuls: Tutto finisce all’alba (Sans lendemain), Da Mayerling a Sarajevo (De Mayerling à Sarajevo) e Il piacere (Le plaisir) in versione restaurata digitale in 2K.
Ad aprire la rassegna Mercoledì 13 settembre alle ore 21.00 il film Tutto finisce all’alba
La giovane Evelyne è rimasta vedova e senza denaro. Vive sola con il figlio Pierre e per mantenere sé e il piccolo si trova a lavorare come spogliarellista ed “entraîneuse” in un locale notturno di Montmartre. Un giorno ritrova per caso Georges, un medico, suo grande amore del passato: non lo vede da anni ma ne è ancora innamorata. Per nascondergli il lavoro che fa e le modeste condizioni in cui vive si affanna ad organizzare una complicata e costosa messa in scena, fingendo una tranquilla vita borghese. Quando Georges la invita a partire con lui per il Canada, Evelyne deve compiere una scelta definitiva.
Per ulteriori informazioni o per la programmazione completa consultare il sito www.cinemaboldini.it
Prossimi appuntamenti della rassegna:
mercoledì 20 settembre ore 21.00 – Da Mayerling a Sarajevo
mercoledì 27 settembre ore 21.00 – Il piacere
tutti i film sono in versione originale sottotitolata, ingresso 5 euro.

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani