Cinema Boldini “Il torchio d’oro” martedì 16 aprile – doppia proiezione
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Da: Ufficio Stampa
Martedì 16 Aprile alle ore 21.00 il Cinema Boldini ospiterà la doppia proiezione de Il torchio d’oro di Giuseppe di Bernardo, con presenza in sala del regista che introdurrà il suo ultimo lavoro. Il racconto gravita attorno a due centri. Da una parte il racconto di Crocefisso Maggio, la “tigre di Torchiarolo”, giocatore di biliardo autodidatta cresciuto alla periferia dell’impero, capace sul panno di colpi geniali e impensabili. Maggio è un campione nella sua disciplina e negli anni ’90 ha inventato il “biliardo all’italiana” moderno, ciò nonostante ha un rapporto spesso conflittuale con la federazione di appartenenza. È spesso alle prese con i problemi di una giovane organizzazione sportiva che ha l’ambizione di affermarsi e di crescere. L’altra parte della vicenda racconta di Pio Tarantini, fotografo torchiarolese emigrato a Milano negli anni ’70. Tarantini, proveniente da una famiglia cattolica di proprietari terrieri, aderisce giovanissimo al Partito Comunista partecipando alle lotte studentesche e contadine del periodo per migliorare le condizioni di lavoro nella campagna brindisina. Un giro in macchina col suo vecchio amico Antonio, tra gli ulivi che abbracciano il santuario della Madonna di Galeano, diventa un’occasione per interrogarsi sulle differenze fra il centro e le periferie e sull’ontologia meridiana. La storia tutta è intervallata dai frammenti di vita di Marzena, Rosina e Tonino (familiari di Crocefisso), Francesco (pescatore), e Pino (contadino); testimoni anch’essi preziosi dei cambiamenti epocali di un territorio di provincia.
Il regista, Giuseppe Di Bernardo è al suo quarto lavoro come autore. Nel 2010 ha realizzato il documentario Viaggio a Lampedusa, presentato al Festival di Internazionale a Ferrara e selezionato per la rassegna DOC IN TOUR 2012. Nel 2012 ha diretto il documentario Amato Bros, quando il jazz nasce in Sicilia, distribuito dalla rivista JAZZIT. Nel 2016 è stato autore di Anzul delle stelle, PREMIO D.E-R al Viaemiliadocfest 2016.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani