Cimarelli a Goro: “Indispensabili i finanziamenti regionali per la salvaguardia economica e ambientale della Sacca”
Tempo di lettura: 2 minuti
da: Luca Cimarelli, Candidato al Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna, Lista di Forza Italia
Il candidato al Consiglio Regionale Luca Cimarelli, in visita a Goro ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
Negli ultimi anni, purtroppo, le condizioni idrodinamiche della Sacca di Goro sono andate peggiorando, mettendo in crisi la produzione di una delle più grandi e rinomate fabbriche a cielo aperto dell’Emilia Romagna: la produzione di un’eccellenza alimentare dalla qualità riconosciuta non solo in Italia, ma in tutta Europa.
Negli anni le cooperative della Sacca hanno lavorato e investito milioni di euro per mantenere la Sacca stessa nelle condizioni più efficienti possibili, ma la crisi economica che ha colpito tutto il Paese ha avuto gravi ripercussioni anche su questo comparto produttivo che stenta a sostenere gli altissimi oneri e gli investimenti necessari a garantire la qualità dei prodotti.
Questo settore necessita di una salvaguardia del territorio applicata con lo scrupolo del buon padre di famiglia: scavando nuovi canali, curando la “bocca dello scanno”, cercando cioè di rendere ottimale l’interscambio con il mare, linfa vitale di tutta la produzione.
La Regione Emilia Romagna ha il compito di reperire fondi per la difesa di questo territorio oltre che di eseguire annualmente interventi di ripascimento delle spiagge.
L’interscambio con il mare è una garanzia per la Sacca, diversamente, se non verranno effettuati i necessari lavori di scavo, non solo vi saranno gravi ripercussioni sulla produzione, ma anche la salubrità dell’intera area sarebbe a rischio, in quanto la chiusura della Sacca comporterebbe danni e costi ingenti per il ripristino e la tutela territorio.
Ritengo in ultimo che non servano finanziamenti a pioggia. È necessario intercettare fondi in tutti i capitoli di spesa disponibili per dare corpo a una profonda opera di sistemazione della Sacca. È inoltre impensabile che, una volta individuati i fondi, gli stessi vengano impiegati senza un’opera di coordinamento con le rappresentanze delle cooperative, i tecnici e i biologi del posto, individuando insieme le priorità e le modalità dei lavori da eseguire.

Sostieni periscopio!
Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani