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Ciclismo per tutti i gusti all’Unesco cycling tour di Ferrara

Articolo pubblicato il 27 Febbraio 2016, Scritto da Sara Cambioli

Tempo di lettura: < 1 minuto


Ferrara città delle biciclette non poteva certo mancare tra gli appuntamenti dell’Unesco cycling tour, manifestazione ciclistica che si svolge nelle città Siti Italiani Unesco o in quelle il cui percorso ne attraversa una porzione consistente.

Alla seconda edizione, la Granfondo del Po si terrà sabato 5 e domenica 6 marzo. Le novità di quest’anno vedono il raddoppiamento del percorso della prova di domenica 6 marzo, un doppio percorso che affianca un tratto corto di 80 km a quello tradizionale di 136 chilometri, e un programma arricchito: sabato 5 marzo, infatti, la manifestazione si svolgerà in centro storico per aprirsi agli appassionati e ai turisti. Sempre sabato 5 sono poi prevsite altre due gare, La Furiosa e la Baby Granfondo. La prima sarà una ciclostorica che, una volta usciti dal Sottomura, si addentrerà per 60 km nella campagna estense sino alla Delizia del Belriguardo. La seconda, una pedalata ecologica non competitiva di 5 km, sarà invece interamente dedicata ai più piccoli (dai 6 ai 14 anni), ai quali sarà garantita una totale autonomia grazie allo sguardo vigile della Polizia Municipale: da corso Ercole I d’Este procederà a ridosso delle Mura con una tappa per la merenda agli Orti della Fasanara.

Per saperne di più clicca qui.

La manifestazione “Granfondo del Po” prova dell’Unesco cycling tour 2016 è organizzata da Po River asd – Link Tours.

La segreteria organizzativa, localizzata negli Imbarcaderi del Castello, fungerà da punto di partenza per due nuove pedalate.

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Sara Cambioli

È tecnico d’editoria. Laureata in Storia contemporanea all’Università di Bologna, dal 2002 al 2010 ha lavorato presso i Servizi educativi del Comune di Ferrara come documentalista e supporto editoriale, ha ideato e implementato siti di varia natura, redige manuali tecnici.


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani