da: ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna
2015 da record con 5,8 milliardi Export. Crescita del 56,7% in dieci anni.
Volano le esportazioni di prodotti agroalimentari dell’Emilia Romagna che nel 2015 ha raggiunto la cifra record di 5,8 miliardi di euro, con un aumento del 7,4% rispetto al 2014. È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Emilia Romagna in occasione della diciottesima edizione di Cibus, sulla base degli andamenti rilevati dall’Istat sul commercio estero.
Il valore assoluto delle esportazioni non è il solo record dell’agroalimentare emiliano romagnolo – rileva Coldiretti Emilia Romagna – in quanto la nostra regione ha fatto anche registrare il più alto tasso di crescita dell’export tra il 2007 e il 2015, passando dai 3,7 miliardi del 2007 ai 5,8 dell’anno scorso con una crescita percentuale del 56,7, decisamente superiore anche alla crescita delle esportazioni totali che nello stesso periodo è stata del 19,4 per cento. Si tratta di un risultato che tra il 2007 e il 2015 ha consentito di incrementare la quota dell’export agroalimentare sul totale delle esportazioni dal 7,9 per cento al 10,4 per cento.
“Le performance positive registrate sui mercati internazionali dal settore più rappresentativo dell’economia reale – ha detto il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello, che è intervenuto a Parma con la giunta direttiva dell’organizzazione – dimostra che la nostra regione, come il resto d’Italia, può tornare a crescere solo se investe nelle proprie risorse che sono il territorio, l’identità e la cultura, come hanno dimostrato i risultati di Expo 2015 dove l’agroalimentare ha costituito una leva competitiva senza pari per trainare il made in Italy nel mondo”.
Secondo Coldiretti Emilia Romagna, l’andamento sui mercati internazionali potrebbe ulteriormente migliorare con una più efficace tutela nei confronti della “agropirateria” internazionale che utilizza impropriamente parole, colori, località, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per prodotti taroccati che nulla hanno a che fare con la realtà nazionale. Proprio l’Emilia Romagna è in testa per numero di prodotti imitati, che nel mondo hanno raggiunto il valore di 8 miliardi di euro, 4 miliardi dei quali riguardano il Parmigiano Reggiano che il prodotto italiano più taroccato al mondo, con i vari Parmesan diffusi in tutti i continenti, dagli Stati Uniti all’Australia, dal Canada al Giappone, passando per il Parmesao e il Regianito del Sud America.
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