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da: Comitato Salvaguardia Ospedale del Delta

La logica imporrebbe che una struttura sanitaria, per poter mantenere standard qualitativi ed operativi elevati, debba per forza di cose contare su risorse interne e non appoggiarsi conseguentemente su elementi esterni in quanto, solo coloro che “vivono” quotidianamente una determinata realtà e ne conoscono le criticità, possono operare al meglio per garantire un servizio adeguato all’utenza. Purtroppo la comune logica sembrerebbe non trovare riscontro all’Ospedale del Delta: infatti i primariati sono per lo più stati “esternalizzati” (ad esempio il primario della Cardiologia in realtà è quello dell’ospedale di Cento, ovvero il dott. Sassone) od addirittura soppressi come per la Pediatria oppure per la Gastroenterologia. Ritornando alla Cardiologia, una delle Unita Opertative Complesse “fulcro” di qualsiasi struttura sanitaria ne vogliamo innanzitutto ricordare la chiusura dell’emodinamica che, nonostante essere stata riconosciuta di terzo livello perchè interventistica, ha trovato una triste sorte vedendosi le “serrande abbasate” dopo che divenne un’eccellenza ai massimi livelli. Una Cardiologia, come quella del Delta, deve possedere una posizione apicale stabile ed, in particolare, interna: ricordiamo che della Cardiologia fa parte anche l’UTIC (ovvero Unità di Terapia Intensiva Cardiologica). Ridimensionamenti, problemi relativi anche, e soprattutto, alla mancanza di primari ed il rischio che vengano tagliate le Unità Operative Complesse non fanno presagire nulla di buono: il pensionamento del Dott. Guerzoni, dal ns. punto di vista, è l’anticamera della chiusura del Punto Nascita. E dell’Urologia? Faranno primario il dott. Simone? Ce lo auguriamo vivamente vista la professionalità e la competenza che ha sempre dimostrato nei diversi anni di servizio presso la struttura di Lagosanto. Terminiamo ponendo un quesito: non è che si punta a far rimanere tale situazione per poi tagliare le Unità Complesse? È questa la domanda che ci si fa, la quale sembra sottintendere già una risposta: ci saranno altri tagli e, naturalmente, ciò sarebbe un dramma.
Invochiamo l’intervento dei sindaci del Distretto Sanitario Sud-Est: in particolare la nostra preghiera è rivolta al sindaco di Lagosanto in quanto riveste un ruolo non solo politico, ma ha anche un incarico di coordinamento all’interno del nosocomio del Delta e, quindi, conosce molto bene le problematiche che abbiamo descritto in questo documento.

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