Da ufficio stampa
CGIL di Ferrara, in sintonia con il Comunicato unitario di CGIL-CISL e UIL Emilia Romagna, ribadisce che:
La circolare del 30 dicembre u.s, del Capo della Polizia F. Gabrielli inviata a tutte le Prefetture, Questure e Forze dell’Ordine del Paese, con cui si annunciano misure forti sul terreno del respingimento dei migranti e l’apertura in ogni regione italiana dei CIE, (centri di identificazione ed espulsione), non rappresenta la giusta risposta alla gestione dei flussi migratori in Italia e in Europa.
I CIE sono vere e proprie carceri, luoghi nei quali vengono continuamente violati i diritti umani e la dignità delle persone, lungamente e inutilmente detenute, spesso senza nemmeno risolvere il problema dell’identificazione.
Emigrare è e deve essere un diritto di ogni essere umano, non un reato.
L’immigrazione irregolare, sia economica che per motivi di protezione internazionale, non costituisce la causa della corruzione, dell’illegalità e della criminalità, e non si risolve o si evita mediante la detenzione nei CIE, ma attraverso, per esempio, politiche europee ed internazionali che promuovano lo sviluppo della democrazia e migliori condizioni di vita in tutti i Paesi del mondo.
L’immigrazione irregolare si contrasta uscendo dalla logica dell’emergenza e avviando in tutta Europa efficaci politiche di accoglienza, che puntino sulla valorizzazione del dialogo, della convivenza, del rispetto reciproco.
A questo scopo è indispensabile la collaborazione, lo sforzo e l’impegno di tutti, a partire da uno stretto rapporto tra istituzioni, forze sindacali e sociali.
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