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Da: Ufficio Stampa

E’ diventato sgradevole dover intervenire nuovamente in maniera pubblica per sottolineare l’estremo ritardo di intervento del Presidente della CTSS. In più di due mesi, considerando solo la fase dell’emergenza, la CTSS non è stata in grado di sciogliere i nodi locali nella programmazione sanitaria territoriale. Confidiamo in un intervento decisivo, seppur tardivo, di esercitare la responsabilità propria del ruolo di Presidente la CTSS, lontana da qualsiasi polemica politica.
Gli anziani sono le nostre radici e come tali tra le cose più preziose e da tutelare ancor più per la loro condizione di fragilità e vulnerabilità al covid19.
E’ trascorsa ormai più di un’altra settimana dall’ultima CTSS e oltre due mesi dalla nostra prima sollecitazione, e nulla è dato sapere sulle necessarie e cogenti misure organizzative da adottare su scala provinciale.
Dall’emergenza delle strutture per anziani di Argenta, in pochi giorni siamo passati a leggere che il modello “anti-covid” delle strutture per anziani di Codigoro non è tale e si trova nelle stesse condizioni di quelle argentane. Questo dovrebbe essere un preciso monito per tutti i Sindaci.
Nell’ultima CTSS sembrava chiara l’analisi contenuta nelle slide presentata dal sub commissario Carradori in merito alla condizione delle strutture residenziali socio-sanitarie per andamento epidemiologico in forte aumento e la proposta delle relative misure terapeutiche ed organizzative da adottare:
a. Sottoporre tempestivamente a tampone gli ospiti;
b. Verificare rigorosamente le condizioni di idoneità strutturale per l’isolamento;
c. In caso di inadeguata capacità di compartimentazione, dovrebbe essere previsto il trasferimento in residenze esclusive covid+ individuate tra pubblico e privato
Per le strutture sanitarie veniva proposto:
a. Va massivamente evitata la commistione di ricoveri covid+ e non. Dove è presente una situazione di oggettiva contaminazione dei ricoverati è consigliabile la trasformazione di tutto l’ospedale in covid+ (sembra essere il caso di Argenta)
b. Nel caso in cui in un ospedale covid free si oggettivino condizioni di alta contaminazione del personale di assistenza, serve una sorveglianza continuativa per personale e pazienti sospetti (sembra essere il caso di Cento).
Ad oggi, sforzi a parte degli operatori, dell’impegno nella gestione emergenziale dei Sindaci coinvolti direttamente sui loro territori, nessuna decisione di carattere generale si è presa in CTSS: dovrebbe essere l’unica sede preposta ad assumere decisioni e, torniamo a dirlo, non esiste l’ospedale di proprietà di un singolo sindaco e poco utile assistere a discussioni mezzo stampa e non a decisioni in Conferenza Sanitari.
La CTSS di oggi deve assumere delle decisioni! I cittadini della provincia non possono più aspettare, ne hanno il diritto e va dimostrato loro rispetto e attenzione.

Cristiano Zagatti, Bruna Barberis e Massimo Zanirato

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