Skip to main content

Da: Ufficio Stampa CGIL Ferrara

La violenza contro le donne in troppi casi viene ancora sottovalutata quando non banalizzata. I numeri invece raccontano che è necessario un impegno diverso da quello ad oggi profuso nel contrasto alla violenza di genere sul fronte della prevenzione e della presa in carico, a partire da maggiori finanziamenti ai centri antiviolenza.
Cultura e modelli di comportamento possono essere modificati. In questo, un ruolo fondamentale spetta senz’altro all’educazione, alla formazione, e non secondariamente anche all’informazione. Proprio l’educazione sarà tra le azioni concrete di CGIL, CISL e UIL, attraverso il finanziamento di una borsa di studio per una tesi di laurea che sviluppi un progetto educativo sul contrasto agli stereotipi di genere.
La violenza di genere ha forme diverse: fra le meno denunciate vi è quella che avviene nei luoghi di lavoro, un fenomeno talmente esteso da poter essere considerato una piaga sociale: i dati istat parlano di un milione e 173 mila donne che hanno subito molestie o ricatti sul posto di lavoro, pari all’8,5% delle lavoratrici.
Il Lavoro e’ un diritto fondamentale, condizione di autonomia e quindi di dignità e libertà; e’ anche però un luogo di rapporti di potere, nell’ambito dei quali troppo spesso il lavoro viene trasformato da fonte di libertà’ a luogo di discriminazione dove la libertà’ viene negata: ricatti, soprusi e violenze sono ancor più favoriti dalla condizione di precarietà’ e quindi di ricattabilità’ in cui si trovano troppe lavoratrici.
Una realtà che chiama in causa anche le organizzazioni sindacali: per questo CGIL, CISL e UIL di Ferrara ritengono di dover assumere come priorità un impegno concreto sul tema della violenza nei luoghi di lavoro, attraverso un progetto che parta dalla lettura di dati tramite la somministrazione di questionari all’interno dei luoghi di lavoro come strumento conoscitivo di supporto nello sviluppo di azioni di contrasto alla violenza di genere.
Progetto che ha già trovato nell’ente Provincia, grazie alla disponibilità della Presidente della Provincia Barbara Paron e al coinvolgimento della Consigliera Provinciale di Parità Donatella Orioli, una condivisione e partnership importante, attraverso la disponibilità ad intervenire nell’attività di elaborazione e analisi dei dati che verranno raccolti, e che auspichiamo possa trovare nei prossimi giorni un’ampia adesione da parte di Istituzioni e Associazioni datoriali.
Un impegno per rompere il silenzio anche nei luoghi di lavoro su un fenomeno tanto diffuso quanto invisibile e sommerso, che nasce dalla convinzione che non è sufficiente condannare la violenza, ma è necessario che ognuno per il proprio ruolo si assuma la responsabilità di agire per produrre un cambiamento – in primis in termini di costruzione di consapevolezza – per fare dell’ambiente di lavoro un luogo sicuro e rispettoso della dignità di tutte e tutti.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

tag:

Riceviamo e pubblichiamo



Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it