Cerimonia in ricordo del sisma a Bondeno e Lezzine
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Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 20-05-2019.
«La ricostruzione post-sisma procede spedita, sia nella sua parte pubblica che in quella privata. Sul piano delle grandi opere, Bondeno si è distinta per tempi e lungimiranza: dopo le scuole antisismiche, la nuova palestra, il primo step della Casa della Salute e del cimitero del capoluogo, che sono stati già realizzati, stanno riprendendo anche i lavori della Rocca Possente, in attesa dell’ultima parte dei lavori per il cimitero, la ricostruzione del municipio e quella di Ponte Rana. Intendiamo comunque onorare, con le targhe che stiamo apponendo nelle varie scuole, lo sforzo di chi, nei momenti drammatici del terremoto, si è prodigato per aiutare il prossimo». Il sindaco Fabio Bergamini ha voluto celebrare così, con queste parole, la giornata del 20 maggio, in cui ricorre il terremoto del 2012. Nella mattinata, assieme all’assessore alla scuola, Francesca Aria Poltronieri, ed alla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Bonati, Stefania Borgatti, il primo cittadino ha scoperto due targhe (con l’immagine realizzata dall’artista Gianni Cestari) nelle scuole per l’infanzia di via Granatieri di Sardegna e Lezzine. Un’occasione anche per parlare ai bambini, vedere i disegni realizzati da questi ultimi per la ricorrenza del sisma, e per spiegare i ruoli che il sindaco deve ricoprire quotidianamente. «Un’esperienza come sempre molto utile – dice l’assessore Poltronieri – per incontrare chi, attraverso i racconti dei genitori e dei fratellini più grandi, non ha memoria di quei tragici eventi. Dalle parole dei bambini – conclude – abbiamo avuto la riprova delle attività di prevenzione che i bambini continuano a svolgere all’interno delle scuole del territorio. I disegni che ci hanno consegnato stamattina andranno ad implementare l’apposita sezione di documentazione sisma Docsi, posta nella biblioteca comunale».

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani