Il palazzo ritratto nella foto ospita, nel cuore di Padova, la Rinascente. Per chi, come me, vive da sempre in centro quel palazzo è la Rinascente. Un punto di ritrovo il caffè all’ultimo piano da cui godere di una vista inedita, un riferimento per acquisti di qualità e tappa obbligatoria per i numerosi turisti che affollano la città tutto l’anno.
Quasi impossibile ricordare come fosse prima, ma ancor più difficile è immaginare come sarà. Perché a quasi vent’anni dalla sua inaugurazione la Rinascente lascia Padova, e quindi il Veneto essendo l’unico punto vendita in tutta la regione. Non perché le vendite vadano male, ma perché la proprietà del palazzo ha deciso per un nuovo aumento dell’affitto, e proprio il mancato accordo sull’affitto, divenuto ormai insostenibile, ha costretto lo storico marchio a recedere dal contratto. Lasciando probabilmente il posto a qualche catena low cost dai grandi numeri.
E non importa se i lavoratori si ritrovano all’improvviso senza impiego e senza stipendio per sé e per le proprie famiglie, perché ciò che importa è solo che chi più ha, ancor di più abbia, senza curarsi delle conseguenze che questo possa comportare.
Non c’è spazio per ciò che conviene ai più, per i valori e per il senso di comunità se bisogna rispondere alle leggi di mercato.
No, questo non è solo un negozio che chiude. È una plastica raffigurazione del mondo in cui viviamo.
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Federica Mammina
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