da: ufficio stampa e comunicazione Camilla Ghedini
Si è parlato di aereo spazio al Liceo Cevolani di Cento. Invitata a partecipare nell’ambito delle ore dedicate all’orientamento scolastico – per gli studenti dell’ultimo biennio che dovranno scegliere percorso universitario o mondo del lavoro – , la Confartigianato ha portato nei giorni scorsi un proprio associato doc, Marco Folegani, poco più che quarantenne fondatore, nel 2004, con altri due coetanei , di Meeo ( Metereological and Environmental Earth Observation), che sviluppa e commercializza prodotti per l’osservazione della terra, con analisi di dati satellitari. Folegani ha raccontato la sua storia, di laureato che ha scommesso su se stesso e sulla propria formazione, scegliendo un ramo di nicchia e sfidando in ingresso, come lui stesso ha rimarcato, la diffidenza dovuta alla giovane età. Ora la Meeo, che vanta una sede anche a Vienna e conta 10 dipendenti, collabora con le più importanti agenzie d’Europa. «Qualsiasi scelta voi facciate – il monito – dovrete seguire le vostre passioni, il vostro talento, nutrendolo però di competenze che non sono più specifiche, ma devono essere trasversali. Bisogna conoscere bene l’inglese e l’informatica – ha esemplificato – , non sono più materie accessorie». Folegani ha così sintetizzato il rapporto con l’artigianato. «La mia è una professione in cui serve creatività, innovazione, dimestichezza con la tecnologia. Requisiti fondamentali di ogni impresa che guardi al futuro e si misuri ogni giorno coi cambiamenti in atto». Ad accompagnare e introdurre Folegani, è stato il segretario generale, Giuseppe Vancini, che agli allievi ha spiegato in cosa si sostanzia la differenza tra realtà artigiana e industriale.
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