Celebrazione del Giorno del Ricordo a Comacchio
Tempo di lettura: < 1 minuto
da: ufficio stampa Comune di Comacchio
Il Giorno del Ricordo sarà celebrato sabato 20 febbraio con una serie di iniziative, patrocinate dall’Amministrazione Comunale ed organizzate dall’Associazione Nazionale Bersaglieri – sezione di Comacchio -, in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Porto Garibaldi. Alle ore 9.15 è previsto il ritrovo delle Autorità Civili e Militari nel Piazzale Martiri delle Foibe, (angolo Viale Ghirardelli al Villaggio Raibosola). Dopo l’alzabandiera alle ore 9.30, seguirà la deposizione di una corona d’alloro presso il cippo commemorativo. Alle ore 9.45 il Sindaco Marco Fabbri porterà il saluto dell’Amministrazione Comunale, mentre in rappresentanza del Comitato ferrarese dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia interverrà Neda Rabar. Saranno presenti anche il Consigliere d’onore dell’Associazione Bersaglieri, GENERALE VEZIO VICINI, ed il Presidente inter-regionale dei Bersaglieri per l’Italia Settentrionale, CAMILLO FERRONI. Il corteo poi si sposterà in sala polivalente San Pietro dove Tiziano Tognoli, presidente della sezione locale dell’Associazione Nazionale Bersaglieri aprirà una riflessione storica sugli esodi e sulla “pulizia etnica” compiuta dal regime totalitario di Tito, contro gli italiani di Istria e Dalmazia. Gli alunni delle classi terze dell’istituto di istruzione secondaria di primo grado di Porto Garibaldi, in collaborazione con la compagnia dialettale “La fuesne”, porteranno in scena la rappresentazione teatrale “Come avrebbe potuto essere e non è stato”. A presentare lo spettacolo sarà l’insegnante Stefania Tozzi, che ne è anche autrice ed ideatrice. L’obiettivo del lavoro teatrale consiste nel far acquisire agli studenti quella consapevolezza rispetto agli avvenimenti storici narrati, rendendoli protagonisti in prima persona della Storia.

Sostieni periscopio!
COMUNE DI COMACCHIO
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani