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Celebrato a Comacchio il Giorno della Memoria

Al Parco della Resistenza si è svolta, questa mattina, una sentita e partecipata cerimonia di commemorazione delle vittime della Shoah e dei martiri della guerra di Liberazione di Comacchio. Dopo l’alzabandiera effettuato da due studenti, è stata deposta una corona davanti alla lapide che ricorda la tragica fucilazione di Giuseppe Ghirardelli, Giovanni Farinelli, Edagardo Fogli (MOVM) e Vittorio Bulgarelli, avvenuta il 29 gennaio 1945, per mano nazi-fascista. Alla cerimonia, promossa ed organizzata dall’ANPI di Comacchio, presieduta da Vincenzino Folegatti, hanno preso parte le Autorità civili e militari, le Associazioni combattentistiche e d’Arma ed una rappresentanza di alunni ed insegnanti dei due istituti comprensivi locali.

L’Assessore alla Pubblica Istruzione Maria Chiara Cavalieri ha partecipato alle celebrazioni, inserite nel contesto del Giorno della Memoria. Il corteo si è poi trasferito nella sala polivalente “San Pietro” a Palazzo Bellini, dove è stato organizzato l’incontro pubblico “Per non dimenticare”, in presenza del Vice Presidente provinciale dell’ANPI, Daniele Civolani.

Nel suo intervento, l’Assessore Maria Chiara Cavalieri, dopo aver ringraziato l’ANPI, le autorità convenute e le scuole, ha ricordato i partigiani recentemente scomparsi ed il custode del Parco della Resistenza, Giuseppe Luciano Gardellini, spentosi recentemente, quale esempio di rettitudine e di attaccamento ai valori della Costituzione e del volontariato.

“Auschwitz è il simbolo di quegli orrori, intorno ai quali la memoria deve restare viva, – ha sottolineato l’Assessore Cavalieri -, perché solo attraverso la conoscenza di pagine così buie della storia, può diffondersi la cultura dell’amore, della fratellanza, dell’uguaglianza, della libertà, in una parola… la cultura della Pace. La Memoria deve essere e restare patrimonio comune, per formare sempre più una coscienza partecipata, tesa a prevenire ogni scintilla di odio razziale, di violenza, di ingiustizia. La Giornata della Memoria – ha concluso l’Assessore – è un faro acceso sul futuro, per educare le giovani generazioni a far tesoro di ciò che la storia ci insegna.”

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COMUNE DI COMACCHIO



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)