Da organizzatori
Ferrara – La prossima chiusura del ponte sul Po provocherà effetti a cascata sull’intero tessuto produttivo e imprenditoriale di Ferrara, oltre che sui pendolari che, per necessità di lavoro, sono costretti a muoversi tra una sponda e l’altra del Po. Lo afferma Riccardo Cavicchi, presidente dell’Area Cna di Ferrara, fortemente preoccupato per gli effetti economici, oltre che logistici, provocati dalla interruzione dei collegamenti stradali per i lavori di messa in sicurezza del ponte a Pontelagoscuro.
“A subirne le conseguenze negative non saranno solo le attività commerciali – puntualizza Cavicchi -. Pensiamo a tutte le imprese manifatturiere, dei servizi e della logistica, a partire da quelle ubicate in prossimità dell’asse stradale verso il Veneto. Ma i danni potrebbero essere ben più diffusi, riguardando tutto l’indotto e l’ampia rete di relazioni commerciali e professionali delle imprese in qualche modo connesse all’area veneta immediatamente oltre il Po”
Per questo, anche la voce di Cna si aggiunge, con forza, alla richiesta di eliminare, per tutta la durata dei lavori, fino alla riapertura del ponte, il pedaggio autostradale nel tratto compreso tra Occhiobello e Ferrara – Nord, rendendone gratuito il percorso. “Inoltre – sottolinea il presidente dell’Area Cna di Ferrara, sarebbe importante rafforzare, per tutto il periodo dei lavori, i collegamenti ferroviari delle linee regionali lungo la tratta Ferrara – Rovigo, attraverso una comune iniziativa delle Regioni Emilia – Romagna e Veneto”.
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