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Una considerazione che apparrà differente rispetto al coro alzatosi attorno alla triste vicenda del dipendente Camelot, sospettato di abusi legati alle proprie funzioni all’interno della cooperativa.
Da donna, prima che da esponente partitica, trovo sconcertante che le critiche si limitino unicamente al versante politico-amministrativo, in riferimento alle connessioni tra Camelot e istituzioni.
Sarà ovviamente la magistratura ad accertare i fatti nel dettaglio, ma, al momento, siamo di fronte all’ennesimo caso di abuso verso le donne, oltretutto donne in condizioni di particolare vulnerabilità.
Eppure questo aspetto pare venga preso in considerazione come corollario del tutto secondario, come se non ci fossero abbastanza casi incresciosi che si ripetono con estrema frequenza, al di là di fenomeni mediatici su larga scala, come la vicenda Weinstein.
Rimanendo sul piano locale, se vogliamo che veramente abbia un senso la presenza di una Commissione Pari Opportunità all’interno del Comune di Ferrara, vorrei che in primis l’assessore a cui è attribuita la relativa delega, Massimo Maisto, esprimesse una ferma condanna sull’accaduto, prima ancora delle parole di rito sulla responsabilità del singolo e dell’eventuale e prevedibile difesa di Camelot nel suo complesso.
Se questo pensiero non è sorto in modo spontaneo da parte dei principali attori politici, significa che siamo ancora molto lontani da un ruolo di piena legittimità della donna all’interno della nostra società.

Paola Peruffo
Coordinatrice Provinciale
Forza Italia Ferrara

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