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Casa della salute, al via un nuovo percorso per le donne in difficoltà.

Articolo pubblicato il 26 Febbraio 2020, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Comune di Bondeno.

Si fa strada una nuovo servizio per aiutare tutte le donne vittime di violenza, a volte domestica, generalmente sottaciuta, le quali cercano risposte nelle istituzioni. La risposta, in questo caso, arriverà con l’inizio della nuova settimana, attraverso l’apertura di un centro antiviolenza a beneficio del territorio comunale, che troverà collocazione all’interno della Casa della Salute, in un rapporto di collaborazione con il Distretto Ovest dell’Azienda Usl di Ferrara. «Le linee guida regionali, ed anche tutte le politiche degli ultimi anni da parte di vari enti, stanno andando nella direzione di provare a fare emergere un problema che nella nostra società esiste – dice l’assessore alle Politiche sociali, Francesca Piacentini –. I centri antiviolenza, in cui trovare ascolto ed aiuto da parte di personale preparato, ed anche le “case rifugio” sono strumenti che possono aiutare molte donne in difficoltà. Sul territorio abbiamo già esempi virtuosi che lavorano in tal senso, ma crediamo che la Casa della Salute debba dotarsi di un punto di ascolto attrezzato per fare fronte ad un fenomeno che, insieme, si può contribuire a debellare, anche culturalmente». Per fare questo le azioni in campo sono molteplici, e passano anche dalle politiche attive da mettere in campo a partire dalle scuole. Intanto, però, il Comune è stato indicato quale beneficiario di un contributo regionale di 19.400 euro per la realizzazione di un “centro antiviolenza”, in collaborazione con la Casa della Salute e l’Ausl, e potrà avvalersi di tale finanziamento per la realizzazione del progetto. Senza dimenticare l’importante ruolo che avrà l’associazione “Centro donna e giustizia”, unica struttura organizzativa di questo tipo in provincia di Ferrara, per il suo funzionamento. Una collaborazione che permetterà di proseguire un lavoro in continuità con gli altri progetti distrettuali attivati nel corso degli ultimi anni.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani