“Carp Show & Specialist” e “Artificiali – lures expo” chiudono in crescita, con oltre diecimila visitatori
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da: ufficio stampa Ferrara Fiere Congressi
“Siamo davvero contenti. Per scaramanzia, in conferenza stampa avevo parlato di settemila presenze attese, ma il nostro obiettivo reale era più ambizioso e lo abbiamo pienamente centrato”.
Nicola Zanardi, Consigliere Delegato di Ferrara Fiere Congressi, si riferisce agli oltre diecimila ingressi registrati alla quarta edizione del “Carp Show & Specialist” e di “Artificiali – lures expo”, i due eventi sulla pesca specialistica che si sono appena conclusi al Quartiere fieristico di Ferrara e che hanno fatto segnare un “più” rispetto al bilancio della passata edizione.
“Siamo stati tra i primi in Italia a credere e investire in questo settore di nicchia – prosegue Zanardi –, che si nutre di passione autentica, di sensibilità ambientale, di curiosità per gli aspetti legati all’innovazione, e la nostra intuizione è stata premiata. Chiudiamo così l’anno fieristico con grande soddisfazione, grazie a una manifestazione in costante crescita, sia sul piano degli espositori che dell’affluenza di pubblico. E diamo appuntamento – rilancia Zanardi – ai bambini e alle loro famiglie per “Winter Wonderland – Natale in Giostra”, per festeggiare insieme Natale e l’anno nuovo”.
Tra occasioni per lo shopping, prodotti in anteprima ed esclusive nazionali, con aziende italiane e straniere altamente qualificate, marchi leader e negozi specializzati, incontri e dimostrazioni dei massimi esperti, video e relazioni tecniche, Carp Show e Artificiali si sono confermati le due manifestazioni del settore più ricche di contenuti. Non solo per l’attesissimo e assai partecipato incontro sul futuro della pesca in Emilia-Romagna, ma anche grazie alle nuove aree riservate agli artigiani costruttori di esche artificiali, agli sviluppi hi-tech – rappresentati innanzitutto dai droni – e ai tatuaggi di carpe koi, uno dei soggetti tradizionali giapponesi più gettonati.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani