Carnevale di Corte: musiche e balli del rinascimento estense
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Da Conservatorio Frescobaldi
Come assaporare l’atmosfera carnevalesca che si poteva respirare a corte ai tempi della Ferrara rinascimentale? Molto semplice, grazie alla collaborazione tra il Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara e l’associazione Aminta. Domenica 26 febbraio alle 10.30, nella splendida cornice di Palazzo Ludovico il Moro (sede del Museo Archeologico di via XX Settembre), si terrà infatti il concerto “Divertimenti di corte: canti e balli dai banchetti rinascimentali Estensi” a cura del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio in collaborazione con la nuova bottega musicale ferrarese Aminta, che si propone di far riscoprire alla città i tesori musicali prodotti in epoca rinascimentale.
Dopo la conferenza sul “Carnevale degli Etruschi”, a cura della direttrice del Museo Archeologico Paola Desantis, sempre nell’ambito della rassegna Carnevale Rinascimentale promossa dal Comune di Ferrara, il Conservatorio e Aminta realizzeranno uno spettacolo musicale che farà assaporare l’atmosfera carnevalesca di quei tempi. Tra il XV e il XVI secolo, infatti, Ferrara divenne un’importante capitale culturale e centro musicale a livello europeo. Con il coinvolgimento di strumentisti, cantanti, coro e danzatrici si potranno così ascoltare musiche scritte e suonate a Ferrara intorno al 1500. Dai più noti compositori fiamminghi, che soggiornarono per brevi periodi a Ferrara, come Guillaume Dufay e Josquin Deprez, ad artisti stabilmente legati alla corte estense, come Domenico da Piacenza, Bartolomeo Tromboncino, Marchetto Cara, Johannes Martini e Alfonso della Viola.
L’ingresso è gratuito, ma è necessaria la prenotazione (per chi non prenota l’accesso al Museo è di 6 euro).

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani