Carife, Morghen: no esuberi al personale, sarebbe macelleria sociale
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Da: Movimento 5 Stelle
“Si sta trasformando in un’ecatombe il presunto salvataggio di Carife, dopo la risoluzione del 22 novembre 2015 e l’avvio delle trattative con Bper per l’acquisizione della ‘new bank’. Dopo anni di malagestione, prestiti agli amici degli amici che non sono mai tornati indietro e favori che non hanno nulla a che vedere con le logiche di valorizzazione dell’economia territoriale, adesso si chiede ai dipendenti della Nuova Carife di pagare il prezzo più caro”. Lo denuncia Ilaria Morghen, portavoce M5S al Comune di Ferrara. “Sarebbe inaccettabile un taglio dell’organico di 400 unità – prosegue la consigliera Cinquestelle – dopo che già azionisti e obbligazionisti hanno pianto lacrime e sangue. Soprattutto alla luce del fatto che la banca acquirente pone come condizione, per intervenire, una ulteriore ricapitalizzazione dell’istituto da parte del Fondo interbancario di tutela dei depositi e un contestuale alleggerimento delle sofferenze per opera di Atlante. Certo, dai banchieri è difficile di norma attendersi senso di responsabilità per l’impatto sociale delle loro azioni. Però chiediamo che tutte le istituzioni, a livello centrale e locale, si adoperino per evitare questa ennesima macelleria sociale”, chiude Morghen.
