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Da: Ufficio Relazioni Esterne – Cassa di Risparmio di Cento

Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Cento ha approvato il progetto di Bilancio 2019, la trimestrale relativa ai primi mesi del 2020 e il piano industriale 2020-2022.

Il Presidente della Cassa di Risparmio di Cento Giuseppe Pallotta ha commentato così:

“I positivi risultati del primo trimestre 2020 sono in linea con quelli del piano industriale, dopo un esercizio 2019 che ha comportato la necessità di interventi straordinari sul bilancio, e dimostrano che la direzione intrapresa dalla Cassa è quella giusta. L’approvazione del piano sancisce un punto di partenza cruciale nella storia della Cassa di Risparmio di Cento SpA. In un contesto globale di estrema incertezza e fortemente destabilizzato dalla diffusione del Covid-19, il Consiglio di Amministrazione e la Direzione hanno stabilito un indirizzo strategico che rimarca con forza la necessità di evolvere in base alle esigenze della clientela, facendo fede ai saldi principi di banca locale legata al territorio che l’hanno sempre contraddistinta.”

Nei primi tre mesi del 2020, nonostante la già evidente manifestazione dei primi effetti del Covid-19, il margine di intermediazione è risultato pari a 17,8 milioni, leggermente inferiore al primo trimestre 2019, ma superiore rispetto al budget. La contrazione delle rettifiche sui crediti e delle spese amministrative, in linea con le attese, hanno determinato un risultato ante imposte positivo per 1,9 milioni ed un CET1 pari a 12,61 % in aumento rispetto al 11,54 % del 31/12/19.

“Pur chiudendo in negativo il 2019 a causa di interventi straordinari sul bilancio, la Cassa evidenzia numerosi punti di forza: aumento di raccolta ed impieghi, aumento del numero di clienti, rapporto di copertura dei crediti anomali che balza al 61,7% e solidità patrimoniale garantita dal CET1 all’11,54%” ha dichiarato il Presidente di Caricento Pallotta.

La raccolta da clientela balza del 7,5% con un aumento di 131 milioni passando dai 1.734,6 milioni di euro del 2018 ai 1.865 milioni del 31/12/2019, quale chiaro segno di affezione della clientela per l‘affidabilità ed i servizi offerti dalla Cassa. La raccolta indiretta aumenta anch’essa del 5,3%, pari a 99 milioni; forte crescita anche della raccolta gestita, che raggiunge la rilevante soglia dell’80,7% del totale dell’indiretta, attestandosi a 1.582,2 milioni di euro con un aumento del 8,8%.

Anche nel contesto di permanente incertezza e fortissima concorrenza dal lato della remunerazione dei prestiti, la Cassa ha continuato a fornire supporto finanziario mediante finanziamenti alle imprese e alle famiglie del territorio: gli impieghi lordi e netti per cassa sono in aumento rispettivamente del 1 e dello 0,5%, mentre i mutui sono in aumento del 8,2%.

Il conto economico 2019 è fortemente influenzato da due specifici interventi una tantum. Il primo è relativo alla gestione dei diamanti da investimento, cosiddetti perché tutti blisterati ed ognuno accompagnato da certificazione dei due principali istituti gemmologici internazionali, collocati dalla Cassa fino al 2016. A seguito dei provvedimenti assunti dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti delle due società specializzate in tale commercio, nello specifico DPI, la Cassa si è subito messa a disposizione dei clienti che hanno manifestato la volontà di recedere dall’investimento. Da rimarcare che ad oggi la pressoché totale platea dei clienti interessati ha accettato con soddisfazione la soluzione alternativa proposta dalla Cassa senza la necessità di ricorrere ad alcun intermediario.

Il rilevante onere registrato nel 2019, pari a 9,3 milioni, è motivato dalla scelta estremamente prudenziale di valutazione delle pietre riacquistate, effettuata dalla Cassa in attesa di definire le migliori modalità di cessione totale o parziale, anche con riferimento all’orizzonte temporale. Si precisa, tuttavia, che l’impatto di questa operazione si limita al bilancio di esercizio 2019.

Il secondo intervento è relativo agli accantonamenti che hanno portato i coverage, ossia le svalutazioni del credito deteriorato, a livelli di assoluta rilevanza rispetto alla media del sistema bancario e tali da conferire una marcata solidità agli attivi creditizi della Cassa. L’impatto complessivo della valutazione sui crediti alla clientela è infatti pari a 24,4 milioni di euro rispetto ai 18 milioni del dicembre 2018, in aumento di 6,5 milioni.

L’attività di recupero ha ridotto i crediti anomali lordi da 169,6 a 159,3 milioni (- 6,1%) determinando un NPL ratio (rapporto fra i prestiti deteriorati i e prestiti lordi) in miglioramento ulteriore attestandosi a fine 2019 al 7,8% dal 8,4% del 2018. La svalutazione delle sofferenze aumenta, quindi, comprendendo le perdite su crediti contabilizzate, in misura rilevante fino al 71,2% dal 63,8% dell’anno precedente, innalzando significativamente il rapporto di copertura del totale dei crediti anomali al 61,7% contro il 49,4% di fine 2018. Conseguentemente, i prestiti deteriorati netti evidenziano una fortissima riduzione pari al 24,3%.

Circa le altre componenti del conto economico, il margine da interessi diminuisce di 2,6 milioni di euro (-6,87%) attestandosi a 34,6 milioni dai 37,2 milioni di euro di fine 2018, causa la forte pressione al ribasso dei tassi attivi sui prestiti a clientela. Il margine da servizi è sostanzialmente stabile a 27,8 milioni rispetto ai 28 milioni del 2018, grazie al forte apporto delle commissioni di gestione ed intermediazione.

In riduzione le spese per il personale, meno 1,44% da 29,6 a 29,2 milioni di euro, e le altre spese amministrative che calano complessivamente del 4,8% per effetto dell’introduzione del principio contabile IFRS16.

Ne consegue che la perdita netta si attesta a 15,372 milioni. Il risultato netto “normalizzato” 2019 e 2018 sarebbe stato rispettivamente pari ad una perdita di 0,5 milioni contro i +11,4 dello scorso anno.
Il CET1, Common Equity Tier One, cosiddetto indice di solidità, al 31/12/2019 si attesta al 11,54%, al di sopra delle soglie richieste dagli organismi di vigilanza preposti.

Rilevanti nell’anno gli investimenti tecnologici per l’implementazione del nuovo internet banking BEE BANK, pienamente conforme alla Direttiva Europea sui sistemi di pagamento, la quale ha imposto un rafforzamento nelle modalità di accesso ed autorizzazione dei servizi di pagamento online. Questi progetti hanno comportato un impatto diretto sulle spese amministrative, ma si sono rivelati estremamente preziosi alla luce dell’emergenza sanitaria in corso.

Continua a crescere, infatti, l’attenzione della clientela nei confronti delle tecnologie, in particolare di quelle mobile: nel corso del 2019 i clienti che utilizzano BEE BANK da smartphone sono aumentati dell’80%, con un incremento degli importi autorizzati pari al 114%.

Sul fronte credito alle famiglie, nel corso del 2019 la Cassa ha perfezionato 1450 richieste di prestito personale, erogando circa 22 milioni di euro che hanno consentito alle famiglie di realizzare i propri progetti. Prosegue l’intensa collaborazione con Ifiver, società del gruppo specializzata nella cessione del quinto dello stipendio e della pensione che nel 2019 ha erogato 52,1milioni ad oltre 1700 clienti.

Più di 3.700 clienti, tra privati, imprese ed enti, hanno scelto di affidarsi alla consulenza di Cassa di Risparmio di Cento nel 2019.

La Cassa ha supportato gli esercenti e i piccoli operatori economici nell’adozione di POS evoluti, adatti anche per la registrazione telematica dei corrispettivi, per adempiere agli obblighi statali in vigore dal primo gennaio 2020.

Il numero dei dipendenti al 31/12/2019 era pari a 420. Le assunzioni nel corso dell’anno sono state 14, di cui 2 a tempo indeterminato e 12 a tempo determinato.
L’attività formativa 2019 ha coinvolto la quasi totalità dei dipendenti per un totale di oltre 28.000 ore di formazione, delle quali quasi il 50% in modalità e-learning.

Nel 2019 la Cassa ha continuato a sostenere le principali iniziative artistiche, culturali e sportive dei territori nei quali opera, tra i quali a Cento il famoso Carnevale di Cento e la mostra Emozione Barocca realizzata dal Centro Studi Internazionale Il Guercino in collaborazione con il Comune di Cento.

Infine, il Consiglio di Amministrazione della Cassa ha convocato per il prossimo 5 giugno l’Assemblea dei Soci per l’approvazione del bilancio di esercizio 2019. L’azionariato assai diffuso, che conta più di 10 mila Soci, la necessità di ridurre al minimo i rischi connessi all’emergenza sanitaria Covid-19 e le vigenti prescrizioni legislative a tutela della salute hanno indotto la Cassa ad aderire alle nuove previsioni del Decreto Cura Italia ed utilizzare la modalità di svolgimento dell’Assemblea tramite un rappresentate designato.

“Lo abbiamo sempre detto, non ci siamo mai fermati. Nonostante l’incertezza che ha caratterizzato gli ultimi anni, abbiamo sempre messo il cliente al primo posto” ha concluso Ivan Damiano, Direttore Generale di Caricento.

PIANO INDUSTRIALE 2020-2022 della Cassa di Risparmio di Cento SpA

A partire dall’inizio di Novembre 2019, preso atto con rammarico della mancata finalizzazione dell’operazione di integrazione nel gruppo Banca Popolare di Sondrio, il Consiglio di Amministrazione e la Direzione della Banca sono stati impegnati nella realizzazione del piano industriale 2020-2022 con la collaborazione della società di consulenza KPMG.

Il piano approvato dal Consiglio di Amministrazione prevede una crescita per i prossimi 3 anni individuando obiettivi atti a garantire lo sviluppo del Gruppo Cassa di Risparmio di Cento, in considerazione del forte legame con il territorio e della necessità di evolvere in base alle mutate esigenze della clientela e del contesto esterno.

All’interno di uno scenario caratterizzato da forte instabilità, anche per le tuttora incerte previsioni circa i tempi di recupero dai forti ma temporanei effetti negativi della pandemia, e nel quale persistono tassi – anche negativi – ai minimi storici, l’indirizzo della Cassa per il prossimo futuro è quello di posizionarsi come punto di riferimento a 360 gradi per famiglie ed imprese, facendo leva sulla consulenza di gestori dedicati alle esigenze di ogni tipologia di clientela, e su soluzioni specifiche in ambito bancario, finanziario ed assicurativo.

Nel complesso il piano industriale della Cassa si articola su precisi pilastri fondamentali:

– Vicinanza alla clientela: la Cassa investirà per aumentare l’efficacia della propria offerta commerciale grazie alla competenza del proprio personale, all’ausilio di nuovi applicativi tecnologici di analisi e reportistica, in grado di identificare le esigenze della clientela, allo sviluppo di nuovi prodotti e servizi in ambito gestione del risparmio, soluzioni assicurative e fabbisogni della famiglia;

– Modello operativo: è prevista una riorganizzazione della struttura di rete sul territorio accompagnata da nuovi investimenti nel settore IT (Information Technology), finalizzati alla digitalizzazione dei processi, con l’obiettivo di snellire le procedure e semplificare tutte le attività che hanno un impatto diretto o indiretto sulla clientela;

– Risorse umane: la Cassa intende valorizzare il proprio principale patrimonio, i dipendenti, grazie ad un importante e strutturato piano di ingaggio, nonché ad un piano formativo legato sia alle specifiche aree di business che alla creazione di una leadership diffusa;

– Miglioramento della qualità dell’attivo creditizio: è prevista una focalizzazione sui processi di gestione del credito ed un’ulteriore azione di riduzione degli NPL (prestiti deteriorati), alla quale si affianca sin da ora un deciso supporto alle iniziative governative per il contrasto degli effetti del Covid-19;

– Rafforzamento del capitale regolamentare: sono previste azioni mirate volte a conservare adeguati livelli di patrimonializzazione funzionali all’attività creditizia della Cassa, senza ricorso – ultima nel 2002 – ad operazioni sul capitale, grazie anche all’apporto dei positivi risultati di bilancio attesi nell’arco del piano industriale.

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