Praticamente sono morti migliaia di soldati italiani (si pensi solo alla disfatta di Caporetto) per una località dove gli “italiani” erano meno del 2 per cento.
Ma D’Annunzio scriveva: “Dio segnò i confini dell’Italia”.
Dopo la seconda guerra mondiale il Dio di D’Annunzio si era già dimenticato dei “sacri confini”: Caporetto è oggi in Slovenia. E si chiama Kobarid.
Su un totale di 4472 abitanti, 4237 sono sloveni, 33 macedoni, 24 serbi, 23 serbo-croati, 18 croati, 10 albanesi e 9 bosniaci (1). Nessun italiano. Solo lo 0,2% conosce la lingua italiana.
E’ bene saperlo che i confini sono qualcosa di scivoloso e ingannevole, riflettiamoci quando si mandano oggi armi per difendere i “sacri confini” dell’Ucraina.
Le informazioni qui utilizzate sono tratte da https://it.wikipedia.org/wiki/Caporetto
Articolo pubblicato su peacelink
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ALESSANDRO MARESCOTTI
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
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