Skip to main content

Canili pubblici romeni, i video dell’orrore

Articolo pubblicato il 30 Luglio 2014, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: ufficio stampa Save the Dogs and Other Animals onlus

Immagini shock dimostrano le violazioni sistematiche della legge rumena

A quasi un anno dall’approvazione della nuova legge per la gestione del randagismo, innumerevoli documenti filmati dimostrano che le autorità rumene si stanno limitando ad eliminare in modo brutale i cani abbandonati. Al contrario gli aspetti positivi della normativa – quali l’obbligo alla sterilizzazione degli animali con padrone e la loro registrazione in anagrafe canina – vengono sistematicamente disattesi.

Lo dimostrano video come quelli girati nella struttura-lager di Bacau, nel Nord-Est del paese, dove sono detenuti 2.000 cani che muoiono ogni giorno di inedia o di malattie, spesso agonizzando tra la sporcizia e le feci (ATTENZIONE, IMMAGINI FORTI):
https://www.youtube.com/channel/UCDn0LNWOUY-0wEelYYN0pzA/playlists

Bacau è solo un esempio di ciò sta accadendo nei canili pubblici romeni, come testimonia l’indagine svolta tra marzo e maggio 2014 dall’associazione Vier Pfoten e appena resa pubblica. L’inchiesta ha portato alla luce la situazione scioccante in cui versano tutti i 43 canili pubblici rumeni valutati, con violazioni che vanno dall’assenza totale di servizi veterinari a condizioni di detenzione che implicano sofferenze inimmaginabili per i quadrupedi. I risultati dell’inchiesta sono visibili in un rapporto ufficiale (in allegato), a cui è stato affiancato un video (ATTENZIONE, IMMAGINI FORTI):
https://www.youtube.com/watch?v=WwRfwERPd0M&index=2&list=PLD81EB07B4C817A3B

Le prove raccolte dimostrano in maniera evidente che la Romania non è in grado di applicare la normativa vigente a causa delle gravi carenze strutturali e logistiche del sistema preposto alla gestione dei cani randagi.

Pur non condividendo i contenuti della Legge 258/2013, Save the Dogs chiede al Governo del Primo Ministro Victor Ponta di intervenire quanto prima attraverso gli organi competenti per sanare una situazione inaccettabile.

Inutile ricordare che oltre alla sofferenza inflitta a decine di migliaia di animali, gli abusi documentati dalle associazioni danneggiano gravemente l’immagine internazionale della Romania.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Riceviamo e pubblichiamo



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani