Campo nomadi, il vicesindaco Lodi:”dalle associazioni nessuna soluzione concreta”
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Da: Ufficio del sindaco
“Campo nomadi, il vicesindaco lodi: “dalle associazioni nessuna soluzione concreta”
“Ancora una volta le associazioni sembrano non comprendere la gravità della situazione che da tempo è presente, e sempre la stessa, nel campo di via delle Bonifiche. A fronte delle evidenze portate oggi all’attenzione dei presenti con relazioni tecniche dell’Ausl, dei vigili del Fuoco e degli uffici comunali, sullo stato di grave degrado dell’area, sono state proposte soluzioni che sembrano esclusivamente volte a rimandare ulteriormente il problema, senza dare disponibilità effettiva all’ospitalità per nessuna delle famiglie presenti”.
Così il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Nicola Lodi e l’assessore alle Politiche sociali, Cristina Coletti, commentano l’esito dell’incontro che si è tenuto questo pomeriggio in Prefettura alla presenza del Prefetto, dei due assessori e dei rappresentanti delle associazioni Opera Matteo, Germoglio, Viale K, Papa Giovani XXIII e Caritas, già da tempo coinvolte nella vicenda del campo di via delle Bonifiche.
“Su richiesta e in accordo con la Prefettura e confermando la massima disponibilità al dialogo, l’Amministrazione ha deciso di attendere ancora 24 ore per raccogliere eventuali adesioni ad un progetto che, nell’interesse primario dei residenti dell’area, prevede una diversa collocazione delle famiglie che dovrebbero essere inserite in contesti diversi, più sicuri e che garantiscano percorsi di reale autonomizzazione lavorativa e gestionale”. Scaduto questo termine “l’Amministrazione è comunque pronta a procedere con l’ordinanza contingibile e urgente di sgombero dell’area che presenta insanabili problematiche igienico sanitarie”.
Sulla questione il vicesindaco Nicola Lodi ha sottolineato: “Abbiamo confermato l’interesse a trovare soluzioni utili a rispettare le esigenze delle categorie fragili che vivono nel campo, come minori, donne e disabili, mentre per il momento le associazioni hanno ipotizzato semplicemente un intervento di pulizia dell’area, sottovalutando i pareri dei tecnici che, in modo chiaro, hanno illustrato la situazione di grave degrado”. Per questo” ci siamo presi 24 ore per valutare eventuali ulteriori soluzioni, ma nel caso la linea non collaborativa delle associazioni venisse confermata da proposte non percorribili l’intenzione è quella di procedere con l’ordinanza di sgombero”.

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