Questa notte ho sognato nuovamente Napoleone, Biancaneve e Fedez.
Nel sogno mi aggiravo per il centro di Bologna, avevo bevuto delle birre per strada come si poteva fare un tempo, nei bei giorni in cui eravamo tutti liberi e felici prima dell’arrivo di questo germe che ci ha condannati ad un mondo illiberale (cit.).
Comprensibilmente, dopo tutte quelle 66 – sempre nel sogno – ebbi da urinare.
Urinai così per strada.
Lo so che fa schifo però a volte succede.
I bambini piccoli spesso lo fanno e sembrano sempre così pucciosi e carini anche mentre compiono questi atti da bestie.
Ma vabbè, io rispetto molto le bestie in genere, persino i miei simili tendenzialmente.
Poco dopo questo gesto di cui non vado fiero – anche se compiuto in sogno – il tutto si fa confuso.
Mi ricordo solo che mi sono svegliato poco dopo la visione di me stesso a tavola in una casa di persone che non conoscevo.
Ero in questa cucina con tutte le moderne comodità tipo il bollitore, la cocumella (cit.), il lavabo e anche il pappagallo: uno in gabbia che scandiva il segnale orario tipo Alexa® e uno sotto al tavolo usato però come sputacchiera.
Poi: perché usare un pappagallo a mo’ di sputacchiera qualcuno me lo dovrebbe spiegare ma vabbè.
C’erano anche svariati posacenere, un wok e persino un Bimby®.
Incuriosito quindi da questo attrezzo da cucina relativamente poco diffuso mi sono alzato da una sedia con la seduta in paglia per andare ad osservarlo e niente, l’ho scoperchiato e ciò che ho visto dentro al recipiente del Bimby® non lo scorderò mai: ebbene sì, era letteralmente un frullato composto da Napoleone, Biancaneve e Fedez.
Comprensibilmente mi sono svegliato urlando, tot. secondi buoni, quasi tipo l’inizio di “Tv Eye” ma ovviamente meno charmant.
Poi mi sono alzato e sono andato in bagno per defecare e adesso per fortuna è passato tutto.
La confusione è enorme, virtualmente illimitata ma la nebbia è fatta in fondo per dissolversi quindi io sono fiducioso.
Ma vabbè, buona settimana.
Pissing in a river (Patti Smith Group, 1976)
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