Camere di Commercio, Zappaterra “Governo proroghi i termini per la riorganizzazione, oggi le priorità sono altre”
Da: Ufficio Stampa PdEmilia-Romagna
“La priorità in questa fase è quella di salvare le imprese, sostenerle e creare posti di lavoro. Ho sempre pensato che salvaguardare l’autonomia della Camera di Commercio di Ferrara fosse importante per il nostro territorio. Lo ribadisco ora con convinzione, dopo che quasi due anni fa per prima ho posto il problema portandolo sui tavoli regionali”. A dichiararlo è la consigliera regionale e capogruppo Pd in Emilia-Romagna Marcella Zappaterra, che commenta così la decisione del Governo, contenuta nel cosiddetto Decreto Agosto, di accelerare sulle fusioni degli enti camerali.
“Sostengo convintamente, quindi, la battaglia che la senatrice Paola Boldrini sta portando avanti in queste settimane in Parlamento con il ricorso contro l’inammissibilità di tre emendamenti al Decreto Agosto, volti proprio a tutelare l’autonomia della CCIA di Ferrara da quella di Ravenna. E – prosegue Zappaterra – condivido la richiesta del Presidente della nostra Regione e della Conferenza Stato-Regioni, Stefano Bonaccini, affinché il termine del 15 ottobre, stabilito unilateralmente dal Governo per la riorganizzazione del sistema camerale, sia prorogato. Oggi le priorità su cui concentrarci a ogni livello, sono altre”.
In Emilia-Romagna la questione riguarda Piacenza, Parma e Reggio Emilia oltre che Ferrara e Ravenna.
“Riguardo in particolare questa ultima situazione, che seguo da vicino da ormai due anni, penso che si tratti di un accorpamento che penalizzerebbe fortemente due Enti virtuosi e performanti e che, in questo momento delicato, sarebbe oltremodo controproducente perché assorbirebbe il personale delle due Camere, impegnato solitamente a supporto delle imprese, nel disbrigo di una grande mole di burocrazia” conclude Zappaterra.

Sostieni periscopio!
Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)