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Da: Camera di Commercio

Govoni: “Per le imprese il mezzo fieristico consente di sviluppare in proprio la conoscenza diretta dei gusti, delle abitudini, delle esigenze dei vari segmenti di mercato”

Nel 2016 sono stati 71 i programmi di investimento finanziati, di cui il 42% al di fuori dell’Unione Europea

Supportare le imprese ferraresi nel far conoscere i propri prodotti e servizi ai mercati di tutto il mondo: questo l’obiettivo della Giunta della Camera di commercio che, nelle prime settimane del prossimo anno, metterà a disposizione degli imprenditori della nostra provincia contributi a fondo perduto per la locazione di spazi espositivi, l’allestimento degli stand, l’acquisto di servizi di interpretariato, le spese di trasporto a destinazione, assicurazione e movimentazione di materiali e prodotti destinati all’esposizione fieristica, la realizzazione di materiale di comunicazione aziendale da esibire o distribuire in fiera come brochure, cataloghi, filmati o presentazioni aziendali e inserzioni pubblicitarie.
Per le 1.100 imprese intervistate dall’Ente di Largo Castello, infatti, le fiere ancora consentono di sviluppare in proprio la conoscenza diretta dei gusti, delle abitudini, delle esigenze dei vari segmenti di mercato, nonché di migliorare progressivamente l’apprendimento delle differenti modalità di comunicazione con i clienti. In particolare, tra i benefici segnalati dagli imprenditori, l’alta concentrazione di pubblico e di concorrenti; la possibilità concreta di valutare ‘in diretta’ le reazioni del potenziale cliente; l'incentivazione delle motivazioni all’acquisto; l’accesso ad un pubblico non sempre noto; il rapporto costo/contatto molto contenuto; lo sviluppo dell’immagine dell’azienda; l’avvio di relazioni commerciali; l’ampliamento della rete di rappresentanti o clienti; il confronto con la concorrenza; il sondaggio sull’accettazione di nuovi prodotti e servizi; la conduzione di una idonea ricerca di mercato; la raccolta di ordini e/o la creazione delle le premesse per ottenerli in seguito.
Nel 2016, intanto, sono stati 71 i programmi di investimento all’estero finanziati dalla Camera di commercio, di cui il 42% al di fuori dell’Unione Europea. “Una risposta – per il presidente dell’Ente camerale, Paolo Govoni – che è andata ben oltre le nostre aspettative grazie all’adesione di tante piccole e medie imprese che hanno deciso di investire sui mercati internazionali in innovazione e qualità, requisiti indispensabili per restare sul mercato, specie in una fase congiunturale così difficile”.

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