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da: Ufficio Stampa Coopcamelot

E’ stato formalizzato il Network Regionale D.N.A. per la Mediazione Sociale, la rete delle cooperative emiliano romagnole che si occupano di gestione dei conflitti sociali. Nel territorio ferrarese, ha aderito la cooperativa Camelot.
Promuovere la mediazione come metodo efficace ed economico di gestione del conflitto e garantire maggiore qualità negli interventi: questi i principali obiettivi del Network Regionale D.N.A. (Dialogo, Negoziazione, Ascolto) che mette in sinergia le attività dei soggetti gestori dei Centri e delle attività di Mediazione Sociale dell’Emilia Romagna, che hanno sottoscritto ufficialmente un protocollo d’intesa.
La cooperativa sociale Camelot fa parte della rete assieme ad altre realtà presenti a Bologna, Forlì, Modena, Piacenza, Ravenna, Rimini e comuni del Rubicone.
“E’ importante condividere le modalità di lavoro fra territori diversi”, ha affermato Eris Gianella, responsabile del settore coesione sociale della cooperativa Camelot.
“La rete – ha proseguito Gianella – permette di confrontare esperienze, buone prassi ed elementi che possono arricchire e migliorare questo tipo di attività. I membri di DNA si riuniscono ogni mese per progettare attività comuni e formazioni continue, in un’ottica di aggiornamento costante”.
Il battesimo pubblico della Rete, dopo la formalizzazione, sarà un convegno presso la Regione Emilia-Romagna il prossimo 18 febbraio, in occasione della seconda Giornata Regionale della Mediazione Sociale.
La mediazione sociale è uno strumento volto a promuovere la crescita della comunità in un’ottica di coesione sociale e convivenza pacifica. Si tratta di percorsi di facilitazione delle relazioni mirati alla gestione dei conflitti che sorgono fra diversi soggetti, singoli o gruppi, in vari ambiti (vicinato, aziendale, scolastico, familiare, territoriale, ecc.) per trovare nuovi e più completi equilibri. Accoglienza e ascolto sono i primi passi per affrontare situazioni spesso complesse, che richiedono diversi approcci di mediazione per aprire strade alternative e per arrivare a un miglioramento della qualità di vita delle persone coinvolte.

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