Camelot amplia i territori in cui opera e favorisce la crescita occupazionale
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• Approvato il Bilancio 2017 di Camelot con un aumento del numero di soci e lavoratori che alla fine dello scorso anno si attesta a 373.
• La cooperativa, grazie alla fusione con la realtà ravennate Persone In Movimento, consolida ed amplia i servizi nei territori di Ferrara, Bologna e Ravenna, confermando la capacità di rispondere, insieme alle istituzioni territoriali, ai bisogni sociali delle comunità.
• Il progetto Vesta per l’accoglienza di rifugiati in famiglia nato a Bologna, è ora attivo anche a Ferrara.
15 Giugno 2018 – Si è svolta questo pomeriggio presso la Camera di Commercio di Ferrara, l’Assemblea dei Soci della cooperativa Camelot, aperta dal Segretario Generale della Camera di Commercio di Ferrara Mauro Giannattasio.
E’ intervenuto Tiziano Tagliani, Sindaco del Comune di Ferrara, per portare il saluto dell’Amministrazione.
Al centro dei lavori dell’Assemblea c’è stata la presentazione dell’attività dell’anno 2017, con un approfondimento da parte della Presidente di Camelot Patrizia Bertelli del Bilancio Sociale, che ha messo in evidenza la crescita della cooperativa dal punto di vista dell’occupazione, con un aumento di soci e lavoratori che sono arrivati a 373 (il 52% in più rispetto al 2016) e del fatturato, pari a 14.037.564,20 euro.
Un importante risultato per una realtà che ha come principale obiettivo quello di creare impiego e servizi nel territorio, mantenendo la vocazione all’innovazione, senza mai perdere l’attenzione alla professionalità, alla formazione di soci e lavoratori e al benessere delle comunità in cui opera.
La totalità dei rapporti di lavoro è di carattere subordinato, la componente femminile rappresenta quasi i due terzi del personale (il 62% pari a 233 donne) e l’età media aziendale è di 35 anni.
L’aumento dei servizi ha visto anche un aumento dei soci di Camelot, cresciuti del 42%, un incremento che ha riguardato tutte le fasce d’età, ma che risulta più consistente tra gli “under 30” e la fascia tra i 30 e i 40 anni.
Negli ambiti di intervento della cooperativa che riguardano l’accoglienza e integrazione di richiedenti e titolari di protezione internazionale o umanitaria e di minori stranieri non accompagnati, oltre che i servizi educativi, socio – assistenziali e l’inclusione lavorativa di soggetti a rischio di marginalità sociale, nel 2017 le principali attività svolte da Camelot hanno riguardato la gestione di 961 posti di accoglienza, l’assistenza di 34.830 cittadini italiani e stranieri presso gli sportelli del Centro Servizi Integrati per l’Immigrazione (CSII) nei comuni della provincia di Ferrara, il coinvolgimento di oltre 625 bambini italiani e stranieri nei doposcuola e centri estivi e la realizzazione di 13 percorsi di inserimento lavorativo per persone svantaggiate.
Nel 2017 abbiamo raggiunto anche un altro prestigioso obiettivo ottenendo dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato un Rating di Legalità di “due stelle e due più”, confermando il nostro impegno per garantire ogni giorno servizi affidabili e trasparenti. Il 2017 è stato anche l’anno in cui il progetto Vesta per l’accoglienza di rifugiati in famiglia, nato a Bologna nel 2016, è stato attivato anche a Ferrara ed ha ottenuto la menzione, per la categoria Cooperative Sociali, nell’ambito del premio “ER.RSI Innovatori Responsabili” della Regione Emilia – Romagna per la responsabilità sociale d’impresa e l’innovazione sociale.
Oltre ad approfondire l’attività del 2017, la Presidente di Camelot Patrizia Bertelli, ha illustrato le azioni più
significative che la cooperativa ha intrapreso a partire dallo scorso anno.
“Il 2017 è l’anno che ha visto il completamento della fusione con la cooperativa sociale Persone In Movimento, che ci ha permesso di offrire i nostri servizi oltre che a Bologna e Ferrara, anche al territorio di Ravenna, ampliandoli per quanto riguarda le azioni di riduzione del danno nella prostituzione e il contrasto alla tratta di esseri umani”.
Nel solco di questa fase positiva, alla fine del 2017, Camelot si è posta una nuova meta: la possibilità di attuare un percorso di integrazione con CIDAS, con cui già lavora in varie attività per la cura e il benessere della famiglia.
A febbraio 2018 il Consiglio d’Amministrazione di Camelot ha deliberato di approfondire il progetto di fusione e, a seguire, sono stati realizzati diversi incontri interni per condividere con Soci e Lavoratori motivi e opportunità della fusione e sono stati pianificati tavoli tematici per prendere in esame specifici aspetti organizzativi.
Come ha spiegato l’Amministratore Delegato di Camelot Carlo De Los Rios: “La prossima tappa di questo percorso, la più importante, sarà l’approvazione della fusione da parte delle due Assemblee dei Soci di Camelot e CIDAS, che si riuniranno a fine luglio. Se le Assemblee daranno un parere positivo al progetto, entro la fine dell’anno avremo una nuova cooperativa sociale che sarà in primo luogo un’opportunità per i nostri Soci e Lavoratori e anche un’importante risorsa per i territori in cui operiamo.
Questo ci permetterà di guardare al futuro con rinnovata solidità e capacità di interpretare le nuove sfide poste da una Società in rapida trasformazione”.
Le conclusioni dell’Assemblea sono state affidate ad Andrea Benini, Presidente Legacoop Estense.
Da Ufficio stampa Coop. CAMELOT
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