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Calvano e Bessi intervengono dopo il vertice in Regione con Eni e Versalis: “Serve una strategia nazionale, a Ferrara e Ravenna iniziative politiche su chimica e petrolchimica”

Articolo pubblicato il 18 Novembre 2015, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: ufficio stampa Partito Democratico Emilia Romagna

Dopo il vertice di ieri tra gli assessori regionali Palma Costi (Attività Produttive) e Patrizio Bianchi (Lavoro), un rappresentante del Ministero dello Sviluppo Economico ed i rappresentanti di Eni-Versalis e Eni, rimane alta l’attenzione sul futuro dei petrolchimici emiliano-romagnoli di Ferrara e Ravenna.
Il management di Eni-Versalis ha confermato di essere alla ricerca di un partner internazionale con connotazione industriale e di considerare i poli di Ferrara e Ravenna strategici rispetto al settore petrolchimico; allo stesso tempo l’azienda dichiara di volersi riposizionare sul mercato internazionale.
I consiglieri regionali PD Paolo Calvano, che è anche Segretario regionale del partito, e Gianni Bessi, seguono con attenzione la vicenda in stretta relazione con i territori coinvolti, l’amministrazione regionale ed i parlamentari PD e richiamano le parole degli assessori Costi e Bianchi al termine dell’incontro “Si ribadisce la strategicità dei siti emiliano romagnoli rispetto al settore della chimica ma – sottolineano – servono valutazioni più ampie per una strategia complessiva dell’intero quadrilatero padano, che comprende anche i siti di Mantova e Porto Marghera”.
“Ci uniamo alla Regione nel chiedere che il MiSE rivolga particolare attenzione alla questione – dichiarano Calvano e Bessi che annunciano – A riguardo saranno promosse del PD dell’Emilia-Romagna insieme alle federazioni PD di Ferrara e Ravenna iniziative che sensibilizzino il Ministro Federica Guidi e il Governo rispetto al tema delle strategie industriali della chimica in Italia. Lo ripetiamo ancora, perché è il nostro chiodo fisso: questo settore conta professionalità ed eccellenze riconosciute a livello internazionale e migliaia di occupati, la questione va ben oltre i confini locali”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani