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Calvano: “Divisioni sul sociale tra M5S-Lega. Il Carroccio si spacca sulla Cispadana”

Articolo pubblicato il 6 Giugno 2018, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Calvano: “Patto di governo monolitico a Roma, evidenti crepe in Emilia-Romagna”
Divisioni sul sociale tra M5S-Lega. Il Carroccio si spacca sulla Cispadana

“In questa due giorni di lavoro dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna non possiamo non notare la spaccatura tra Movimento 5 Stelle e Lega Nord rispetto al quadro nazionale”. A dirlo è il consigliere regionale Pd Paolo Calvano.
“Dopo due giorni di discussione sul Reddito di Solidarietà, il verdetto in Regione Emilia-Romagna è chiaro. Fra M5S e Lega, ha vinto la Lega. – dice Calvano – Il M5S si è piegato. È uscito dall’aula. Non ha avuto il coraggio di votare la richiesta fatta dal PD al Presidente del Consiglio, Conte, di mettere in campo uno strumento universalistico di sostegno alla povertà. Alla Lega non piaceva la parola “universalistico” e il M5S ha alzato bandiera bianca. È giusto che chi li ha votati sappia che questo è il loro modo di rispondere alle emergenze sociali del nostro Paese nonostante le tante promesse fatte. Un cambiamento in effetti c’è: un cambiamento di idea”.
Simili posizioni si sono riscontrate anche nel dibattito sul piano regionale per la lotta alla povertà così come sui servizi educativi. Ma non solo, non passa inosservata neanche la spaccatura interna alla Lega.
“Un record nel record – conclude Calvano –. Anche sulle infrastrutture ci sono divisioni. Il Movimento mette nel mirino la Cispadana mentre la Lega Nord ha posizioni piuttosto discordanti. La lega ferrarese ed il capogruppo Alan Fabbri puntano a portare avanti il progetto e confrontarsi con la Regione per proseguire mentre la lega modenese cosa fa? Si contrappone. I territori, e gli elettori, si aspettano chiarezza”.

Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani