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Buona la qualità del mare in Riviera. L’assessore Gazzolo: “Merito anche degli investimenti che la Regione ha messo in campo con Atersir per la depurazione delle acque”

Articolo pubblicato il 7 Agosto 2017, Scritto da REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Tempo di lettura: 2 minuti


Da Regione Emilia Romagna

I prelievi del 31 luglio esaminati dalla struttura Oceanografica Daphne in 97 punti confermano parametri microbiologici nei termini di legge. L’assessore Corsini: “Sfatiamo finalmente un mito: il nostro mare non ha niente da invidiare a nessuno”

Bologna – È buona la qualità del mare nella Riviera romagnola. Lo confermano i dati elaborati da Arpae (Agenzia regionale per l’ambiente e l’energia) che il 31 luglio, a conclusione della sesta campagna di monitoraggio iniziata nel mese di maggio, ha confermato in tutti i 97 punti di rilevazione, dove è ammessa la balneazione, il rispetto dei parametri microbiologici fissati dalla legge.

Anche i due punti di “Rimini – Foce Marecchia e “Cattolica – Torrente Ventena”, dove in passato si erano evidenziati superamenti dei limiti, sono pienamente rientrati nei limiti.
Il campionamento della struttura Oceanografica Daphne viene fatto a distanza di almeno 50 metri – sia a nord che a sud – rispetto alle foci dei fiumi che sono porzioni della costa escluse dalla balneazione.

“Il nostro mare si conferma tra i migliori- afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo- anche grazie al grande investimento che la Regione Emilia-Romagna ha messo in campo con Atersir (Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e i rifiuti) per rendere sempre più efficiente il sistema di depurazione delle acque, garanzia di tutela dell’ambiente, della salute e dello sviluppo sostenibile in una porzione di territorio dove il turismo e la pesca sono fondamentali per la vita delle comunità”.
“Un impegno per il quale l’Europa ci ha promosso- sottolinea Gazzolo-. Insieme a Molise e Provincia autonoma di Bolzano, siamo l’unica Regione in Italia a essere esclusa dalla procedura di infrazione sulla depurazione delle acque di scarico dei centri urbani con più di 2.000 abitanti equivalenti. Continueremo a investire anche con esperienze di avanguardia su scala europea, come il Piano strategico di balneazione di Rimini”.
“Ma le verifiche non si fermano- conclude l’assessore-. La campagna di monitoraggio proseguirà fino al termine della stagione estiva e da quest’anno interessa quattro punti di rilevazione in più rispetto al passato, distribuiti da Goro a Cattolica”.

“Finalmente sfatiamo un mito. Il nostro mare non ha niente da invidiare a quello di mete turistiche blasonate- commenta l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini- e anche i controlli più puntuali ci danno ragione. Quest’anno, in particolare, registriamo caratteristiche ottime sia sotto il profilo microbiologico sia per la limpidezza e la bellezza dell’acqua. Merito anche degli investimenti e della cura del nostro territorio che, da anni, sono tra le priorità di istituzioni e imprese turistiche”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani