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24 Novembre 2016

Bulli da smontare

Tempo di lettura: 3 minuti


Da: Organizzatori

Sabato (ore 10,10-12,10) Elena Buccoliero tra gli studenti dell’Einaudi per riflettere sul fenomeno dei soprusi tra adolescenti

Uno sguardo o un sms denigratorio, una spinta, una minaccia o un video su YouTube. Sono molti i modi con i quali si esprime il bullismo in adolescenza ma le stesse restano le dinamiche di fondo nella relazione tra i pari, una relazione segnata dall’abuso di potere nei confronti di chi non può difendersi da solo. Di questo si parlerà sabato dalle ore 10,30 presso l’Istituto di Istruzione Superiore L. Einaudi di Ferrara. con la dott.ssa Elena Buccoliero, e sarà un’occasione per riflettere insieme agli studenti su ciò che distingue uno scherzo da una prepotenza e una prepotenza dal vero e proprio bullismo, con le alleanze che lo rafforzano e le responsabilità che ne conseguono, non ultima quella che si misura di fronte alla legge.

L’incontro, aperto alla cittadinanza (ore 10,10-12,10), avviene nell’ambito del ciclo di conferenze denominato ‘ApertaMente’, giunto al quarto appuntamento del corrente anno scolastico, ciclo che punta ad approfondire sia temi di cittadinanza sia argomenti di rilevante interesse disciplinare, attraverso l’incontro tra allievi e qualificati esperti del territorio; non v’è dubbio, a questo proposito, che l’incontro di sabato avrà in Elena Buccoliero una voce di timbro addirittura nazionale: Elena Buccoliero infatti, sociologa e counsellor, è referente dell’Ufficio Diritti dei Minori del Comune di Ferrara e giudice onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna. Di bullismo si occupa da oltre vent’anni, dapprima localmente come operatrice di Promeco e poi su scala nazionale, con numerose pubblicazioni, attività di ricerca, formazione e intervento. Ha fatto parte del primo gruppo di lavoro ‘Bullismo e scuola’ istituito nel 2007 presso il Ministero della Pubblica Istruzione e con Marco Maggi ha avviato il sito web del Ministero, www.smontailbullo.it.
Grande interesse sta poi suscitando, tra gli operatori scolastici, il libretto recentemente curato dalla Buccoliero “Non era un gioco – riflessioni e strumenti didattici sulla giustizia minorile”, esito di un progetto didattico triennale avviato dal Comune di Ferrara nel 2014, nato dall’esperienza di un processo minorile simulato a Ferrara, alla presenza di numerosi studenti, durante l’annuale Festa della Legalità e della Responsabilità, in collaborazione con la Procura e il Tribunale per i Minorenni di Bologna; quel processo penale simulato costituì, come rilevano nell’introduzione al volume l’Assessora ai Servizi alla persona del Comune di Ferrara Chiara Sapigni e Massimo Mezzetti, Assessore alle Politiche per la legalità dell’Emilia-Romagna, “una straordinaria occasione di legalità per gli studenti ferraresi”; il libretto, corredato da numerosi interventi di pedagogisti e uomini di legge sul tema dell’approccio alla giustizia penale minorile, contiene peraltro il copione teatrale ‘La Tavernetta’, ideato e sperimentato dal Tribunale per i Minorenni di Catanzaro, pubblicato per concessione del Presidente Luciano Trovato, ed un DVD con i filmati di due simulazioni di processi penali a carico di minori (progetto, nel secondo caso, coordinato dal Teatro del Pratello di Bologna); si tratta di materiali che, come rileva Giuseppe Spadaro,

Presidente del Tribunale per i Minorenni di Bologna, potranno restare non tanto come memoria, “ma come materiale vivo, a disposizione di insegnanti ed educatori, per ulteriori percorsi di educazione alla legalità”.

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