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da: Roby Guerra

Incredibile, catturato ancora poche ore fa il Boia Isis delle stragi di Parigi e nuovamente attentati in Europa, proprio a Bruxelles e a due passi dai palazzi dell’Unione Europea. Palazzi e sicurezza colabrodo di una ormai Entità fantasma che con le sue politiche disastrose, filo eurabiche, ha minato qualsiasi sicurezza per tutti i popoli europei, ostaggi quasi quotidiani ormai dell’integralismo e della necrofilia islamica. Questa mattina qualche altro fanatico di Maometto ha preso di mira l’aeroporto ( e altre aree) della capitale belga e virtualmente dell’Unione Europea. Ci sono già feriti e morti, forse decine. Bruxelles è una città ora coprifuoco, tutte le capitali euopeee in allarme rosso, anche Roma, sospesi i voli verso la capitale belga. Sono i fatti, anche se annunci di altri attentati erano ufficialmente nell’aria, secondo le dichiarazioni di questi giorni, dopo l’arresto di Salah, da parte dell’intelligence delle autorità belghe. Ma così puntuali, appunto, la dice tragicamente e inquietantemente lunga. Mentre nelle stanze dei bottoni, l’Unione Europea non trova di meglio che foraggiare l’inaffidabile Turchia e Erdogan, perpetrando la solita politica suicidale promigranti e la solita filosofia da sindrome di Stoccolma, o in Italia il PD pensa al referendum sulle trivelle (ma anche certo radicalismo ecoluddista tecnoidiota), o a Ferrara, com esempio local, dopo avere degradato il capoluogo si proclama di precettare sempre per i profughi l’intera provincia, l’Europa semplicemente sta morendo mentre Obama se la spassa con Fidel Castro! L’Europa e il mondo sono in mano a vertici da Pianeta delle Scimmie, incapaci di pilotare la questione epocale dell’era informatica, la planetizzazione (non solo mercato globale) in atto, problemi derivanti come la cosiddetta questione terzomondialista e dei migranti, favorendo prima il ritorno di certo Islamismo radicale e poi persino facendo sugli struzzi sulla complessità e sulla necessità di soluzioni “hard” necessarie e inevitabili: il Reale, il futuro della Civiltà e della conoscenza e del futuro stesso, sottomessi al mito astratto dell’umanitarismo più patologico, sulla pelle ormai non solo dei migranti realmente disperati e dei popoli europei. Mai discernendo la Rete globale del discorso, tra necessaria riformattazione dell’Occidente (ma non in senso banalmente multietnico o addiritittura eurabico!), evoluzione democratica dei paesi del terzo mondo, autorità terrestri nuove e non di facciata e mere Grandi Caste finanzocratiche (come l’Onu e l’Unione Europea stessa). Siamo in un buco nero, questa la verità indicibile!

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