Bruno Merighi ed il codigorese Giovanni Mangolini, un’amicizia nata sul fronte russo
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Da: Ufficio Stampa da Comune di Codigoro
In occasione del Giorno della Memoria, lunedì 27 gennaio 2020, alle ore 11, sarà inaugurata, nella sala espositiva della Pro Loco, la mostra Bruno Merighi ed il codigorese Giovanni Mangolini – Quinta Divisione Cosseria – Fronte Russo – Due fanti in guerra, poi deportati in Germania”, organizzata e curata da Roberto Merighi. Attraverso questa mostra itinerante, l’organizzatore racconta la storia di suo padre, giovane barbiere di Stellata di Bondeno che, dopo la chiamata alle Armi, fu mandato, il 12 ottobre 1942 a combattere sul fronte russo, nell’ambito della campagna italiana al fianco della Germania nazista. Frutto di un’opera di ricerca e documentazione partita dalle 227 lettere raccolte dalla famiglia Merighi, nonchè da foto e documenti vari risalenti alla campagna di Russia, la mostra mette in luce i patimenti e l’orrore della seconda guerra mondiale. “Fa onore a Merighi la volontà di rendere omaggio a suo padre Bruno. Attraverso le lettere dal fronte – dichiara il Sindaco Sabina Alice Zanardi – viene ricostruito il dramma di tanti giovani italiani mandati a combattere, proiettati verso un destino incerto, senza poter accarezzare speranze e sogni di un futuro migliore, di pace. Furono migliaia e migliaia i soldati italiani, nel fior fiore della giovinezza, mandati allo sbaraglio dal regime fascista e costretti ad affrontare temperature estreme, prima ancora delle rappresaglie dell’esercito sovietico. Molti di loro, come sappiamo, non tornarono mai più alle loro case, tra i loro affetti più cari. Il papà di Roberto, Bruno, – aggiunge il Sindaco – conobbe, durante quella drammatica esperienza, un nostro concittadino, Giovanni Mangolini, al quale il Comune di Codigoro rende omaggio, insieme a tutti coloro che sono stati deportati nei campi di lavoro nazisti e a tutte le vittime della Shoah.” Gli orrori dell’Olocausto non hanno risparmiato quei giovani Internati Militari Italiani (IMI) che morirono di stenti, di fatica, di freddo, di fame e di malattia proprio nei lager nazisti. Bruno Merighi e il codigorese Giovanni Mangolini, condivisero anche la straordinaria, fortunata esperienza di fare rientro a casa. Alla cerimonia inaugurale, in programma lunedì 27 gennaio 2020, sarà presente l’organizzatore. Parteciperanno inoltre due classi dell’Istituto comprensivo di Codigoro, accompagnati dalla professoressa Rita Cinti Luciani, in rappresentanza della dirigente scolastica, professoressa Ines Cavicchioli. La mostra, ad ingresso libero, resterà aperta sino a domenica 16 febbraio 2020, con i seguenti orari di apertura al pubblico: dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 12 e alla domenica dalle ore 16 alle ore 18. Un ringraziamento speciale è rivolto a Roberto Merighi, all’Associazione Insieme si può e alla Pro Loco di Codigoro, per la collaborazione.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani