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Da: Nudm Ferrara

Da settimane a Ferrara, e non solo, assistiamo al continuo riproporsi di tentativi subdoli volti a minare, a piccoli passi, i diritti acquisiti con la L. 194, arrivata a 40 anni dalla sua emanazione e ad interferire con le scelte riproduttive delle donne, mascherati, oltretutto, da richieste, almeno nella loro superficie (e superficialità), condivisibili in maniera trasversale e per questo ancor più pericolosi e degni di tutta la nostra attenzione.

Come si legge dalle dichiarazioni rilasciate dal Consigliere A. Balboni alla stampa e da quanto apprendiamo dagli emendamenti al bilancio 2019-2021 depositati in Segreteria Comunale, e che verranno discussi in questi giorni prefestivi, sono in arrivo i ‘regalini’ di Natale.

Posto che sia quantomeno ridicolo pensare di poter ‘aiutare’ le gravidanze difficili con 10.000 euro da destinare a un fondo non ben precisato, ci sembra chiaro che questo sia l’ennesimo tentativo di strumentalizzare il tema delle gravidanze “difficili” sullo sfondo di una propaganda continua, locale e nazionale.

Chiediamo che l’attenzione delle istituzioni venga invece focalizzata sui veri problemi che portano alle IVG e alle ‘gravidanze difficili’.

Difficili sono le condizioni in cui si trovano le donne precarizzate sui luoghi di lavoro, con forme sempre più frammentate di tutela, precarizzate da maglie legislative sempre più strette per le donne straniere, precarizzate da una assistenza sanitaria che, seppur con enormi sforzi, continua ad essere in difetto di laicità e sempre più depauperata in termini di risorse.

Non è di certo la promessa di un’elemosina che può far cambiare idea a chi sceglie la IVG per motivi economici. Quello di cui abbiamo bisogno sono politiche che puntino all’accesso paritario delle donne al mercato del lavoro, il diritto ad una retribuzione pari a quella maschile e ad un sistema che non costringa le donne né a rinunciare al lavoro in nome della maternità, né a rinunciare alla maternità in nome del lavoro. Il ruolo di cura non può essere legislativamente attribuito solo alle donne.
Riteniamo che l’aiuto alle gravidanze difficili passi necessariamente per la conquista di una genitorialità libera e consapevole, che la prevenzione delle gravidanze indesiderate si possa fare solo attraverso un’educazione sessuale diffusa, il potenziamento dei consultori e la contraccezione gratuita.

Per tali ragioni chiediamo al Consiglio Comunale una revisione più oculata della destinazione delle risorse e ribadiamo la nostra costante attenzione rivendicando lo #statodiagitazionepermanente, indetto a livello nazionale lo scorso ottobre a Bologna, verso lo sciopero produttivo e riproduttivo dell 8 marzo.
Non Una Di Meno Ferrara

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