Bracconaggio: il PD respinge le accuse della Lega
Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico
Calvano: “Ennesima bugia della Borgonzoni. Legge ferma per loro scelta”.
“Siamo di fronte all’ennesima bugia strumentale della Lega”. A dirlo è il segretario e consigliere regionale PD Paolo Calvano che respinge le accuse fatte dalla candidata leghista alla presidenza della Regione Emilia-Romagna Lucia Borgonzoni.
“La Lega e i suoi esponenti continuano a distorcere la realtà a proprio piacimento per scopi elettorali facendo solo dei danni agli emiliano romagnoli. – spiega Calvano – Se invece di bloccare la legge pur di non accettare il nostro emendamento fossimo andati avanti oggi avremmo aree di pesca regolamentate non solo su richiesta di uno o più comuni o di loro unioni, ma anche su proposta o istanza di associazioni o società di pescatori sportivi, nonché della federazione del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI). Nella nostra proposta chiedevamo che tali aree non coprissero una percentuale superiore al 40 per cento della superficie o della lunghezza dei singoli corpi idrici, destinati alla pesca, dei comuni sui quali insistono. Nel caso in cui la domanda non venisse presentata dai comuni o loro unioni, l’area di pesca regolamentata poteva essere comunque istituita con il parere vincolante del Comune. Inoltre, sottolineavamo la necessità che l’associazione o i soggetti privati con in gestione l’area di pesca regolamentata garantissero la vigilanza ittica secondo quanto stabilito dal regolamento attuativo”.
Quindi Calvano sottolinea: “La legge a contrasto del fenomeno del bracconaggio è ferma per loro scelta e non certo perché il Partito Democratico rema contro. Per mesi ci siamo confrontati in Regione e la nostra proposta è il frutto anche di una mediazione fra le diverse associazioni. Borgonzoni prima di continuare a fare dichiarazioni raffazzonate si informi. Qui il bracconaggio intendiamo contrastarlo con ogni mezzo per il bene dei pescatori e non per un colore politico”.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)