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L’artista ferrarese (scrittore di fantascienza, videopoeta e pittore) Maurizio Ganzaroli – come artista visivo, prossimo a certo minimalismo pop e post street art – torna di nuovo a Venezia dopo la grande mostra “l’arte ai tempi della 57ma Biennale di Venezia” curata da Giorgio Grasso nel 2017. Dallo scorso Sabato 26 maggio è nuovamente ospite con quattro nuove tele a Palazzo Zenobio sede Padiglione Armeno che ha vinto la Biennale di architettura del 2016 e che quest’anno ospiterà la mostra International exhibition of contemporary art, sempre curata dal critico e storico d’arte Giorgio Grasso.
L’artista Ganzaroli dopo essere stato su Reteconomy durante la puntata di “Arte a mezzanotte” programma condotto dal critico Giorgio Grasso, aver esposto a Galatone per la mostra sull’arte sacra curata da Regina Resta, dopo l’esposizione di un mese della sua opera ” I SHOULD LIKE” presso l’accademia Santa Sara di Alessandria, alle due importanti mostre collettive a Piacenza presso il Palazzo Farnese e il complesso Ricci Oddi, sarà presente anche nel nuovo catalogo dell’Accademia Santa Sara “I Maestri del colore” con copertina e 5 pagine dedicate alle sue opere. Presso Palazzo Zenobio per la INTERNATIONAL CONTEMPORARY ART, mostra rilevante con 500 opere, più di cento artisti di livello nazionale ed internazionale, durante la 16ma biennale dell’architettura.
Le opere di Ganzaroli saranno una piccolissima anteprima di 15 tele che andranno a formare una nuova produzione e una mostra personale presso l’ Alexander Museum a Pesaro di Alessandro Nani Marcucci Pinoli dal 20 luglio.
Il 28 giugno precedente, inoltre alle ore 18 presso lo showroom di pianoforti e strumenti musicali Ppianissimo in via Porta Po 95 si inaugurerà la mostra LA PRINCIPESSA MONONOKE E LE SUE SORELLE. saranno in mostra anche le tre tele contenute nel catalogo inglese.
Durante la mostra sarà possibile acquistare il promo del nuovo e-book MONDI DIVERSI edito da Asino Rosso

L’artista inoltre, poeta (due premi internazionali), scrittore (diversi racconti, libri, saggi e articoli all’attivo) è anche attore e performer ( presente in una piccola parte di un cortometraggio LEIMOTIV di Alessandro Rocca e Martina Mele che ha già ricevuto diversi riconoscimenti e come scenografo nel corto IL PADRE di Roberto Gneo, anch’esso premiato diverse volte).

“Vorrei anche ricordare” – conclude Maurizio Ganzaroli, commentando le sue ultime news- “ una persona per me molto importante e che ha fatto grande la città: il Maestro Franco Farina, recentemente scomparso, grande scopritore di talenti e grande organizzatore di mostre superlative di portata mondiale.
Ferrara è stata grazie a lui la capitale dell’arte, la terza città del mondo dove esporre per poter dire di essere arrivati. L’ex direttore del palazzo dei Diamanti oltre ad essere un incredibile organizzatore d’eventi e scopritore di talenti, fu anche un uomo eccezionale dal punto di vista umano.
Nel ’75 mio padre aveva dovuto farmi scegliere tra il regalo e la torta, poiché il suo stipendio era troppo scarso per potermi offrire entrambi per il mio compleanno, è vero che il suo regalo tardivo fece si che creassi il primo quadro della mia vita che venne comprato da De Chirico.
Quando il Maestro lo venne a sapere, fu da una parte contento per me, e dall’altra amareggiato perché non avessi avuto la torta in tempo, così l’anno seguente quando mio padre gli chiese di intercedere per avere un leggero anticipo per il mio compleanno, non solo glielo concesse, ma fece ben altro.
Erano passate da 24 ore il giorno del mio compleanno del 1976, quando sentii suonare alla porta e andando ad aprire mi trovai di fronte il Maestro con una torta faraonica comprata dalla pasticceria San Benedetto allora rinomatissima e carissima.
Fino ai miei 14 anni dunque ricevetti una torta buonissima anche se più piccolina da mio padre e il giorno dopo una faraonica Saint Onorè che impiegavo due giorni a mangiare.
Mi fece promettere di non dire niente a nessuno allora, forse per paura che qualcuno se la prendesse.
Sono molti i ricordi che ho di lui, in tutte le sue sfumature, ma questo è un ricordo molto caro.”

Photo*
Giorgio Grasso davanti alle tele di Maurizio Ganzaroli

Info:
https://stefaniaromito67.wordpress.com/intervista-a-maurizio-ganzaroli/
http://www.reteconomy.it/programmi/arte-a-mezzanotte/2018/aprile/settimana-09/039.aspx

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Roby Guerra



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