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On line per Asino Rosso eBook di Ferrara, “Cecilia 2.0” dello scrittore fiorentino Fabrizio Ulivieri, segnalato anche dalla stampa nazionale (Il Giornale) e internazionale per lavori precedenti (“Rugile” e “Il Sorriso della Meretrice”). Un autore controculturale, tra erotismo e fantascienza. E quest’ultimo racconto ha per focus una splendida e conturbante aliena in missione nella rinascimentale città d’arte Firenze. Ecco una intervista allo scrittore, che stanco di certa Italia, annuncia il suo trasferimento esistenziale e logistico in Lituania, diversamente esempio (letterario in questo caso) di cervelli in fuga dall’Italia.
Tempi neopuritani, l’erotismo sempre zucchero della vita quotidiana autodiretta…
Il sesso nel tempo di crisi sarebbe una grossa arma creativa se si sapesse usarla. Ma se devo essere onesto a me sembra che anche nel sesso (erotismo è già una parola altolocata per i nostri tempi, come la parole letteratura) non ci sia più inventiva/creatività… o meglio, mi sembra (soprattutto fra le giovani generazioni) che vi sia sempre meno interesse per il sesso reale… Il sesso che lo si voglia o no è un “valore” ed è mia personale opinione che i valori crescono solo laddove vi è poca libertà (tirannie, governi autoritari…). Dove regna troppo permissivismo, la libertà non è più un valore ma è solo un pretesto per disinteressarsi di tutto. Le “democrazie” occidentali sono il miglior esempio del fallimento della “libertà” e ergo della creatività supportata da valori connessi al desiderio di libertà.
Nell’ eBook Firenze in primo piano…
Sì, Firenze era allora al centro dei miei interessi. Ora mi ha stancato anche questa città, bellissima ma non più identitaria. Troppe razze, troppe etnie… Io ero nato italiano, ora non so più chi sono… infatti mi trasferisco. Vado a vivere a Vilnius, in Lituania, una nazione ancora identitaria.
Nell’ eBook Cecilia , americana, esprime anche una critica metapolitica e culturale a certo Way of life statunitense e diversamente imperialismo quasi orwelliano…
Vero. L’imperialismo del loro Deep State ci ha portato all’esistenza di una Matrix, quasi. Un Deep State che ormai raramente colpisce in modo diretto ma sempre indiretto tramite terrorismo, false flags, proxy wars, mainstream (che è poi manipolazione dell’informazione a livello globale)… Cecila era a Firenze per questo, per creare i presupposti di un’azione indiretta…

Info
http://www.ilgiornale.it/news/cultura/sorriso-meretrice-1017945.html

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Roby Guerra



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